Divisi fra il fascino delle vetture dei sogni da bambino e gli eroi della Superbike. La Romagna ci ha regalato due eventi di grandissimo spessore nello stesso fine settimana, un caldissimo fine settimana estivo. Alcuni si sono divisi fra l’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” e il Misano World Circuit “Marco Simoncelli” per cercare di non perdersi nulla.
Sono stati circa 53.500 gli appassionati arrivati sul Santerno in tre giorni, quasi 22.000 in riviera, con 10.150, praticamente la metà del totale, la domenica.
C’è chi ha trascorso giovedì e sabato nel “Simoncelli” e il venerdì e la domenica al “Ferrari”. Un tour de force da veri appassionati.
“Rossi ha battuto Bautista?”
Si è chiesto qualcuno rintronato a fine dei giochi. La battuta serve per porsi una domanda reale: possibile che nella motor Valley non esista un coordinamento fra circuiti e campionati per evitare sovrapposizioni? Gli spettacoli offerti erano di altissimo livello e grande richiamo. Sono stati storici per Valentino al primo successo mondiale con le quattro ruote e per la sfida Bautista-Razgatlioglu che si è riaccesa a Imola. Nel 2019 la riscossa di Rea sullo spagnolo partì proprio dal Santerno. Quanti tifosi si saranno “rubati” a vicenda i due tracciati? Certo, molti degli appassionati Superbike non amano le quattro ruote e viceversa, chi vede il Fanatec Gt3 non stravede per la Ducati, ma tanti hanno dovuto scegliere.
Già con il Gran Premio d’Italia al Mugello, poche settimane fa, nella Repubblica di San Marino avevano organizzato, pubblicizzandola troppo poco, una tappa del mondiale Trial. Questi grandi eventi sono occasione di sport, divertimento e promozione turistica: sovrapporli sa di spreco. Speriamo che in futuro i referenti dei circuiti e dei campionati riescano a creare una cabina di regia che possa potenziare e coordinare l’offerta, evitando sovrapposizioni.
Perché decidere fra Vale che esulta sulla sua Bmw abbracciato a Martin, o un grande Toprak che sfida Bautista domando la sua R1 imbizzarrita, sono spettacoli fra i quali è difficile scegliere. Che dire poi di piloti e ragazzi veri come Stefano Manzi, Nicolò Bulega e Federico Caricasulo che si sfidano in duelli epici nel forno dell”Enzo e Dino Ferrari”. La Motor Valley è una grande carta che deve essere giocata tutti insieme, in rete, aumentando così il numero di fine settimana in cui venire in Romagna per godersi il grande motosport.