La statua di Giulio Cesare dall'ex caserma al museo

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È un progetto di recupero storico iniziato anni fa e che ora sta per tagliare il traguardo. Tre statue dedicate ad altrettanti imperatori romani (Augusto, Tiberio e Giulio Cesare) stanno per trovare una nuova collocazione, in un contesto destinato a valorizzare la centralità delle vie riminesi in epoca romana. Poi c’è il “Giulio Cesare” che dall’ex caserma in via Flaminia potrebbe essere destinato al Museo della Città.

I tre imperatori

Manca solo il via libera alla variazione di bilancio, ma fra la fine della primavera e l’inizio dell’estate si completa il progetto incentrato sulle tre statue dedicate ad Augusto, Tiberio e Giulio Cesare. Si tratta di copie destinate a impreziosire un percorso lungo un “miglio di storia”, seguendo il filo conduttore di Rimini nelle vesti di “caput viarum” d’Italia.

Due delle tre opere (Augusto e Tiberio) saranno collocate lungo l’asse del Decumano romano, vale a dire l’asse che dall’Arco d’Augusto prosegue verso il Ponte di Tiberio, quindi tra Borgo San Giovanni e Borgo San Giuliano.

Allo stesso tempo va avanti l’intervento di recupero e valorizzazione del “bronzo” dedicato a Giulio Cesare, attualmente conservato all’interno dell’omonima caserma in via Flaminia. Si tratta della copia di una statua che si trova a Roma, donata a Rimini nel 1933 da Benito Mussolini (altro articolo in pagina). L’addio dell’Esercito ha creato le condizioni per un suo trasferimento sotto la regia della Soprintendenza.

Esiste infine una quarta statua. Si tratta (ancora) di Giulio Cesare, “abbandonata” in piazza Tre Martiri, copia della copia custodita nell’ex caserma. Si prevede una posizione meno decentrata, sempre in piazza Tre Martiri.

I luoghi della storia

Le statue (in cera persa) di Cesare Augusto e Tiberio sono state donate al Comune da Roberto Valducci, titolare dalla Valpharma deceduto pochi anni fa. La prima è destinata all’incrocio tra via Flaminia e viale Tripoli. Dal lato opposto, al Borgo San Giuliano, sarà posizionato l’imperatore Tiberio all’interno della rotatoria tra viale Tiberio e via Matteotti, in uno spazio urbano creato in via San Giuliano, anticamente percorso di innesto della strada consolare Emilia.

Unico interrogativo per “Giulio Cesare” custodito nell’ex caserma in via Flaminia. Uno dei luoghi presi in considerazione è il Lapidario del Museo della Città.

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