Rimini, la startup che vende pesce on line verso il milione di fatturato: "Noi con 3.500 clienti in tutta Italia"

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Una vita insieme. Prima a scuola, al liceo Einstein: stessa classe, sezione A. Poi all’università, a Milano, ma in facoltà diverse: uno alla Bocconi, l’altro al Politecnico, Architettura. Infine, al lavoro: creatori di una start up che oggi fattura 800 mila euro e dà lavoro ad una quindicina di persone. Sono i riminesi Giacomo Bedetti e Alberto Mazza, rispettivamente presidente e responsabile dell’area digitale di “Orapesce”, azienda, con sede legale a Verona e centro operativo a Rimini, selezionata da Intesa Sanpaolo tra le 24 start up italiane (5 dell’Emilia Romagna) ad alto contenuto di innovazione da valorizzare e affiancare nel percorso di accelerazione finanziaria.

La nascita di un’idea

Racconta Bedetti: «Era il 2018 quando, da riminesi, nati in una città di mare e di pesca, decidemmo di dare vita ad una start up che vendesse, online, il pesce. Distribuendolo direttamente a casa del compratore, già pronto per essere cucinato. Così, prendemmo contatti con un’azienda di Riccione specializzata nel pulire il pesce appena pescato e, creato il nostro sito internet, iniziammo a proporre la nostra merce: pesce già pulito e acquistabile on line. Pian panino ci siamo fatti una certa clientela. E nel 2022 abbiamo toccato le 7000 consegne e i 3500 clienti consolidati in tutta Italia. Mentre dall’inizio ad oggi abbiamo raggiunto i 25mila ordini. Va detto, però, che col Covid e con chiusure e restrizioni il settore delle vendite online è decollato. Il sito, infatti, è stato visitato da più di 1 milione di persone».

Non solo on line

Non contenti della buona riuscita del progetto online, i due amici riminesi hanno aggiunto alla vendita del pesce anche l’apertura di due ristoranti. Continua Bedetti: «Io vivo a Verona, Alberto a Milano. Così abbiamo deciso di aprire due ristoranti di pesce nella capitale della moda, il primo lo scorso anno, il secondo quest’anno, in partnership con la start up Talent Garden SPA. Locali che erogano pasti negli hub a Milano, in piazza Città di Lombardia 1 ed in via Arcivescovo Calabiana 6, attraverso l’implementazione di una strategia phygital. E come chef c’è una riminese: Valentina Amati, che coordina le cucine di entrambi i locali». Alla riuscita del progetto hanno contributo anche tanti azionisti, molti riminesi, attraverso veri e propri contributi economici. Conclude il presidente di Orapesce: «Nel nostro progetto hanno scommesso in tanti. Sono, infatti, 183 gli investitori che hanno creduto nel progetto investendo complessivamente 2 milioni di euro. Anche fondi d’investimento. E diversi riminesi, come Andrea Zavaglia di Golfera salumi, Massimo Marani della Gilmar, Guido Florenzano di Technogym, Marina Nanni figlia della proprietaria di Lella Piada, Filippo Ferri dell’omonimo pastificio. E poi tanti altri. Nel 2022 abbiamo fatturato 800mila euro. Obiettivo 2023, superare il milione».

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