Raggiungere, sul territorio dell’Emilia-Romagna, l’equilibrio tra le emissioni, a livello di gas climalteranti, e l’assorbimento delle stesse prima del 2050. A partire proprio dall’ente Regione.
Attraverso il Percorso per la Neutralità Carbonica prima del 2050, la Giunta ha disposto l’elaborazione di un documento strategico e programmatico che identifichi, settore per settore, le migliori politiche e azioni da mettere in atto, puntando sempre più su interventi mirati di mitigazione e adattamento agli impatti climatici. Tutto questo nell’orizzonte del Patto per il Lavoro e il Clima.
Per definire al meglio quest’atto, la Regione ha istituito un Comitato di esperti: rimarranno in carica, a titolo gratuito, fino al termine del progetto, che definirà anche gli obiettivi intermedi da raggiungere per ciascun ambito settoriale, coerentemente con quanto approvato dalla Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Il Percorso per la Neutralità Carbonica prima del 2050 sarà quindi un documento a cui dovranno far riferimento le future pianificazioni regionali, alla luce degli “scenari emissivi” che saranno individuati. A supporto dell’intero percorso lavorerà un gruppo di lavoro interdirezionale, che potrà essere affiancato da Arpae ed ArtER.
“La Regione Emilia-Romagna- sottolinea Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Transizione ecologica- è l’unica regione italiana a porsi quest’ambizioso obiettivo e a collocarsi nel solco del Green Deal europeo, promuovendo un uso efficiente delle risorse, un’economia pulita e circolare, ripristinando la biodiversità, riducendo l’inquinamento e indirizzando così gli investimenti pubblici e privati”.
In primo luogo la “neutralità carbonica” dovrà riguardare la Regione come ente. Pertanto, parallelamente alla strategia complessiva, l’amministrazione regionale sta approntando un piano per l’efficientamento energetico e la razionalizzazione dei propri spazi (“Smart & Green Buildings”) finalizzato alla riduzione degli sprechi e dei consumi energetici; piano che interesserà anche i comportamenti organizzativi e le abitudini individuali.
Il Comitato di esperti
Del Comitato fanno parte personalità di elevata competenza nelle materie ambientali, economiche, energetiche, di ricerca e innovazione, sociali, attinenti al tema della lotta ai cambiamenti climatici. Provengono dal comparto universitario, dalla ricerca e dalle istituzioni pubbliche a livello internazionale, nazionale e regionale; avranno il compito di fornire gli indirizzi metodologici e svolgere attività di supervisione dei documenti elaborati nel Percorso.