La salute comincia in superficie: problemi della pelle e freddo

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Pelle secca, arrossata, mal di gola, raffreddore: sono tanti i piccoli fastidi che sopraggiungono con la stagione fredda e tanti anche i rimedi per rimanere in salute. Dall’alimentazione, fino all’assunzione di rimedi naturali a base di erbe, la stagione invernale può essere affrontata con serenità prendendosi cura di sé stessi e del proprio corpo. Per quanto riguarda la pelle, a risentirne è soprattutto quella del viso, della testa, delle mani e dei piedi. «Anche chi non è soggetto a particolari problematiche dell’epidermide – spiega la dermatologa Emese Cristina Lovacs, attiva sul ravennate - d’inverno può veder peggiorare la condizione della propria cute e andare incontro ad alcuni fastidi. Tra le irritazioni cutanee più comuni ritroviamo la dermatite da freddo, che coinvolge soprattutto mani e piedi che tendono a seccarsi. A esserne particolarmente colpiti sono le persone che svolgono attività manuali e coloro che soffrono di allergie. In questi casi occorre utilizzare detergenti oleosi per lavarsi e cospargere regolarmente la pelle con creme idratanti, in maniera regolare, fino alla primavera. Per i piedi particolarmente secchi esistono dei calzini esfolianti che si tengono per circa 30 minuti e che poi desquamano la pelle nei giorni successivi, lasciandola levigata. In alcune persone, all’angolo delle unghie possono formarsi delle ragadi dolorose che, se non vengono trattate, possono infiammarsi».

La pelle del viso è molto sensibile al freddo: «La pelle del viso è variabile, perché d’inverno tende a essere più grassa, ma in chi vive molto all’aria aperta si secca. Vale sempre il consiglio di utilizzare prodotti idratanti». Il freddo colpisce anche i capelli: «Tendono a cadere, per un ricambio fisiologico, ma quando la perdita è molto evidente, è bene prendere degli integratori per qualche settimana». D’inverno peggiorano inoltre alcune patologie della pelle: «Sono soprattutto le persone che soffrono di acne, dermatite seborroica e psoriasi a manifestare le peggiori conseguenze in relazione al freddo».

L’acne colpisce soprattutto i giovani, ma non solo: «D’estate l’acne migliora, perché il sole asciuga le pustole, modificando la produzione di sebo, mentre con il freddo, la pelle è più grassa e si riacutizza. Nel caso di lesioni in profondità è importante rivolgersi a un dermatologo, perché le pustole profonde, una volta guarite, possono lasciare delle cicatrici retraenti. Nelle forme lievi sono sufficienti delle creme cosmetiche. Si possono, inoltre, utilizzare detergenti specifici stando attenti a non raggiungere il risultato opposto, cioè che si secchi la pelle». L’uso della mascherina aggrava i problemi di pelle: È stato descritto a livello scientifico che l’uso della mascherina ha un effetto negativo sull’acne».

Anche la dermatite seborroica è dovuta a una maggiore produzione di sebo: «Si tratta di un’infezione micotica dovuta a un fungo che vive sulla pelle, principalmente del viso e della testa, che si può presentare anche sotto forma di forfora più o meno pruriginosa. Non si può definire una vera malattia e non esiste nemmeno una cura. Anche in questo caso si può fare riferimento a prodotti topici».

Complicata la situazione anche quando si parla di psoriasi: «Si presenta sotto forma di placche, la cui parte centrale è cheratosica e bianca, mentre i bordi sono arrossati. Si localizza soprattutto sui gomiti, sulle ginocchia e nella zona lombare. Si cura con dei prodotti topici specifici e in casi particolari o molto gravi si può ricorrere ai raggi UVB a banda stretta. Inoltre l’assunzione della vitamina D ha la capacità di ridurre visibilmente la gravità di questa patologia».

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