Il 12 settembre 1923 a Forlimpopoli nasceva Alteo Dolcini, figlio di quella Romagna che con le sue idee e iniziative ha contribuito a promuovere in tutto il mondo. Per la ricorrenza del centenario della sua nascita sono previsti eventi e iniziative che termineranno nel settembre 2024, a venticinque anni dalla sua morte avvenuta a Faenza il 2 settembre 1999. Un “anno dolciniano” per ricordare la figura di un uomo che ha amato la sua terra.
Chi era
Funzionario della pubblica amministrazione, giornalista, scrittore, alle sue intuizioni si devono la costituzione dell’Ente tutela vini di Romagna, del Tribunato di Romagna, della Società del Passatore, dell’Ente ceramica Faenza, dell’Ente musica Romagna e la costituzione della Ca’ de Bé a Bertinoro, della Ca’ de Ven a Ravenna e della Ca’ de Sanzves a Predappio alta. Fu inoltre l’ideatore e fautore della 100 Km del Passatore, del Mondial tornianti, della Legge 188 del 1990 a tutela della ceramica artistica. È stato il fondatore della rivista “Mercuriale romagnola”. Sono ventisette i libri da lui scritti.
Il convegno a Faenza
Il primo evento si terrà il 18 novembre a Faenza, con una giornata di studi promossa dal Comune in collaborazione con l’Associazione Alteo Dolcini. Tra i relatori Roberto Balzani, professore di Storia contemporanea all’Università di Bologna, Bruno Marangoni, docente al dipartimento di Colture arboree di Bologna, Silviero Sansavini, professore emerito dell’Alma Mater, Claudio Casadio, Gabriele Albonetti e il sindaco Massimo Isola.
L’anno dolciniano
Nella primavera del 2024 a Bertinoro il Tribunato di Romagna dedicherà un incontro a Dolcini per descriverne i multiformi interessi che furono d’impulso alle attività del Tribunato. Al vincitore dell’edizione 2024 della 100 Km del Passatore sarà assegnata una speciale targa ceramica. A ottobre inoltre a Predappio alta, alla Vecia Cantena d’la Pre’ (Ca’ de Sanzves), apre una mostra a lui dedicata. Altre iniziative nel 2024.