La ricerca: "Spesa, a Ravenna possibile risparmio fino a 1317 euro"

Ravenna

RAVENNA - Secondo Altroconsumo i cittadini ravennati sono tra quelli che hanno la possibilità più alta di risparmio in Italia cercando tra le offerte dei vari supermercati. L’associazione di consumatori ha condotto un’inchiesta certosina in Italia individuando in Veneto, a Vicenza, il supermercato più conveniente in Italia. Prendendolo come punto di riferimento, ha rapportato tutti gli altri ai prezzi di quel punto vendita, stilando una classifica per ogni città. A Ravenna emerge come il supermercato più conveniente sia l’Extracoop (all’Iper), insieme ai punti vendita Famila e al Conad di viale Newton. Qui è possibile riempire il carrello spendendo cifre di poco superiori a quelle del supermercato vicentino individuato come standard di riferimento “benchmark” della ricerca di Altroconsumo. Ma per i ravennati la buona notizia è soprattutto un’ altra: è possibile risparmiare fino a 1.317 euro di spesa scegliendo i supermercati più economici. Si tratta di uno dei dati più alti in Italia. In città c’è infatti un forte gap tra i supermercati in cui si spende meno e quelli in cui si spende di più, per questo la scelta attenta del punto vendita permette ai cittadini di risparmiare. Altroconsumo segnala inoltre una tendenza interessante riguardo all’inflazione e ai supermercati che hanno aumentato di più i prezzi nell’attuale fase e conomica: «Su 26 insegne, le prime dieci a restituirci maggiormente gli effetti dell’inflazione sono proprio i discount. Quanto a super e iper, invece, i prezzi sono praticamente stabili, con un aumento dell’1% in media». Secondo gli analisti, aggiunge Altroconsumo, «l’arma di super e iper per combattere l’avanzamento dei discount sono le private label, cioè i prodotti che riportano il logo del supermercato, detti anche a marchio commerciale o del distributore, e che generalmente hanno un prezzo più basso dei prodotti di marca. Al momento coprono il 20% delle vendite totali, ma entro il 2030 sfioreranno il 25%, secondo le previsioni».

Questa la metodologia d’indagine: senza preavvisare i punti vendita, i rilevatori hanno registrato i prezzi in 67 città, entrando 125 ipermercati, 700 supermercati e 346 discount, selezionati sulla base di criteri che ne garantiscono la rappresentatività sul territorio. Per ognuna delle 126 categorie di prodotto considerate (le più acquistate secondo Istat) sono stati registrati i prezzi, promozioni incluse, di tutti i prodotti in vendita, ma solo se presenti a scaffale.

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