La qualità dell'ortofrutta di Cesena protagonista all'Expo di Dubai

Cesena

In un’Expo Dubai in pieno svolgimento Cesena ha partecipato in queste ore ad una missione organizzata dalla Regione Emilia-Romagna con operatori ed istituzioni pronti a sostenere l’esportazione della qualità ortofrutticola locale verso questa parte del mondo sempre più ricettiva alla qualità e capace di premiare il giusto valore di mercato.


“Abbiamo avuto l’opportunità di presentare – commentano il vicesindaco Christian Castorri e l’Amministratore Unico del Mercato ortofrutticolo di Cesena Alessandro Giunchi – la realtà romagnola in una serie di fitti incontri inseriti in un articolato programma. L’interesse di Cesena e del suo territorio per l’export verso il bacino di sbocco mediorientale centrato su Dubai è giustificato da molteplici fattori: gli Emirati Arabi Uniti rappresentano un grande mercato di acquisto attento alla qualità e capace di pagarla, ma Dubai è anche una grandissima piattaforma logistica di redistribuzione dei prodotti verso tutto il Medio Oriente e l’Oriente. Se pensiamo che in un raggio di cinque ore di volo da Dubai vivono 2,8 miliardi di persone con età media di 29 anni, capiamo perché questa parte del Mondo rappresenta già oggi la più interessante area commerciale per esportare i nostri migliori prodotti. Ma la nostra qualità non basterà, occorre crescere sul servizio logistico e sulla capacità di fare massa critica, lavorando sempre più sul cargo aereo e sulla capacità di creare partnership con importatori localizzati nelle nuove aree a crescente consumo di prodotti di qualità ad alto valore aggiunto, come l’ortofrutta della Romagna. A Dubai Expo ne abbiamo discusso anche con il professore di logistica agroalimentare e Supply chain management Luca Lanini, da sempre attento ai temi logistici dell’ortofrutta”.


“Il Cargo Aereo sta diventando sempre più vantaggioso – commenta Luca Lanini – proprio in concomitanza con la crescita dei noli marittimi, l’ormai tristemente noto fenomeno mondiale che ha visto schizzare il costo di un container refrigerato marittimo anche di quattro/cinque volte, dai classici 3-4 mila dollari a punte di 18 mila raggiunti a novembre 2021. Oggi un nolo aereo costa ‘solo’ tre volte più del suo cugino marittimo, erano trenta volte solo un anno fa”. Lanini inoltre giustifica il ricorso all’aereo come assolutamente strategico per il medio Oriente, terra di importanti compagnie che investono molto nel cargo aereo con voli, servizi, soluzioni, piattaforme. “Guai a pensare – prosegue – che il problema per la Romagna sia l’aeroporto perché gli aeroporti ci sono così come spedizionieri capaci ed efficaci. La terra di Romagna sa che i problemi del settore non sono solo riconducibili alla ricerca di nuovi mercati di export però è pur vero che solo il giusto riconoscimento del valore commerciale dei prodotti passerà sempre di più da qui. Semmai Cesena avrà bisogno di ripensare la sua capacità di gestione logistica dei propri prodotti, rafforzando l’aggregazione dei flussi e magari creando un nuovo polo funzionale finalizzato alla logistica e a tutti i suoi servizi di supporto”.


Proprio su questo punto le discussioni sviluppate a Dubai Expo hanno lasciato emergere la necessità di ripensare le aree dedicate alla logistica per lavorare con maggiori sinergie tenendo conto dei nuovi scenari del commercio globale. “La logistica ormai – commenta il Vicesindaco Castorri – riguarda ormai in egual misura sia l’uscita verso i mercati che l’entrata verso la città, se è vero che l’home food delivery è la voce di consumo che corre di più. Una logistica per l’export e una per la città che devono trovare un punto di convergenza in nuove aree attrezzate, snelle, dinamiche e reattive proprio come oggi il mercato richiede. Evitare la costruzione di strutture inutili, perché magari fuori scala o già presenti in territori limitrofi, ma focalizzarsi sui reali bisogni della commercializzazione e di un servizio logistico sempre più specializzato, sono questi gli ingredienti giusti per trovare la strada migliore che porti valore al suo territorio ed alle sue produzioni”.

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