La provincia emiliano-romagnola nel film "La California". Intervista alla protagonista Cinzia Bomoll

Un cast tutto al femminile per La california di Cinzia Bomoll con Nina Zilli, Eleonora Giovanardi, le gemelle Provvedi oltre a Lodo Guenzi, tra gli altri. Il film, made in Emilia-Romagna, è tra le opere sostenute dal Fondo Audiovisivo regionale. Bomoll ha realizzato diversi cortometraggi come autrice, regista e produttrice e collaborato a documentari nella fase di idealizzazione e produzione. Il film uscirà il prossimo anno. Ma sta "girando" nelle sale per esclusive prime. Il cast ha terminato la sua promozione in tutta la Romagna toccando Riccione, Rimini, Ravenna, Faenza e tante altre prime organizzate in presenza. Un cast d’eccezione, tutto emiliano ed un cameo importante, la voce narrante di Piera Degli Esposti, morta quest’anno.  

“La California” è un progetto che è ambientato e parla della provincia emiliana, come nasce?  

«Proprio come nel mio lavoro “Emilia paranoica”, anche questa storia è ambientata in quegli anni, l' Emilia paranoica dei CCCP - spiega Cinzia Bomoll - appunto. Questa provincia di chi ha tutto e dalla depressione diffusa. Una terra dove sono cresciuta anche io, sono di Sant’Agata, tra i circoli Arci, case del Popolo del Pci, le disco dark, la musica come unica ribellione possibile. In quegli anni, verso l’89, l’Italia stava attraversando un cambiamento epocale. Anche il personaggio di Palmira, interpretato da Eleonora Giovanardi rispecchia proprio questa mutazione. Lei figlia di partigiani, cova quella ribellione che porterà al disagio anche di una delle sue due gemelle. Una ribellione che si riscontra anche in altre parti del mondo, tant’è vero che uno dei personaggi è un cileno che, trasferitosi in Emilia, si fa portavoce della sua lotta per la giustizia e si ribella alle convenzioni».  

Al film ha lavorato anche Piera degli Esposti che ci ha lasciato da poco. Com’è stato esserle al fianco?  

«Con Piera abbiamo lavorato insieme alla sceneggiatura, doveva interpretare un personaggio, purtroppo è scomparsa lo scorso agosto, ci ha lasciato la sua voce narrante. Lei stessa, quando ha sentito di non stare bene, ha chiesto a me di registrare. Ci ha fatto un regalo meraviglioso. Mi disse: “Portati la mia voce, che non so come sarà tra qualche mese”. C’è anche il suo apporto creativo: la donna vestita di nero che avrebbe dovuto interpretare, è il simbolo del destino, una figura misteriosa, una ex partigiana».  

Che inverno sarà, oltre a girare per convention e festival a proporre il film?  

«Sarà dedicato alla conclusione di un romanzo, in questo caso ambientato a Ferrara, anche in questo caso si tratta di un giallo. Sto inoltre perfezionando  “Italia - Spagna”, con cui ho vinto il Premio Solinas, un film horror, la cui sceneggiatura è stata subito opzionata da una produzione spagnola. Spero inoltre di andare negli Stati Uniti con mia figlia, che è nata lì, dove mi sento a casa e ho tanti amici, e continueremo con la promozione de "La California"» conclude Bomoll.  

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