Cesena, gli scout le regalano la piadina e Von der Leyen promette: "Non mi dimenticherò di voi" - Gallery

Cesena

Prima una camminata in mezzo agli alluvionati, accarezzando il bimbo salvato dalle acque che hanno inondato le strade a ridosso del lungofiume tra il Ponte Nuovo e il Ponte Vecchio, ricevendo una piadina in regalo dagli scout e non lesinando abbracci. Poi un bagno di folla in piazza, con una sorprendente standing ovation di un migliaio di cittadini, più da concerto che da evento ufficiale. Sono i fotogrammi della visita fatta a Cesena da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, dopo avere sorvolato in elicottero i territori devastati dall’alluvione, ripetendo che aveva il cuore spezzato.


L’arrivo all’Ippodromo

È atterrata all’Ippodromo, sulla pista e anche qui prima di partire verso il resto della visita ha stretto mani, ascoltato la loro storia, i danni subiti. Di qui ha raggiunto in auto, con adeguata scorta, la zona di San Rocco, ma ha voluto subito spogliarsi dell’approccio istituzionale per mostrarsi in una dimensione molto umana e a contatto diretto con la gente. Ad accompagnarla c’erano il sindaco Enzo Lattuca e il vicesindaco Castorri, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto.


L’abbraccio


È stata una visita breve, ma ad alta intensità motiva, durante la quale la presidente ha ascoltato con sincero trasporto e con grande emozione i racconti delle persone che hanno perso la loro casa, la loro attività, che hanno temuto seriamente per la loro vita. Tra i momenti più intensi lo scambio con Francesca Sirri, la titolare della palestra Champions river con la madre. «È totalmente distrutta», spiega in inglese il sindaco Lattuca. «Era l’attività della nostra famiglia e ora non c’è più - le racconta Sirri - e ho anche un bimbo piccolo, ora viviamo da mia mamma». Von der Leyen si emoziona, le chiede l’età del bimbo, la abbraccia a lungo. Dalla ressa si fa largo anche Bonaccini che aveva conosciuto le due donne e la loro storia e racconta a von der Leyen che la madre di Francesca aveva vissuto anche il terremoto dell’Emilia, «oh my god», commenta stringendosi le mani al petto.


Il racconto del salvataggio


Tra chi pazientemente aspetta di poter salutare la presidente ci sono anche Fabiana e il suo bimbo, salvati a nuoto da Paolo Pieri che passava di lì preoccupato per gli amici che abitavano in zona San Rocco. «Sono stati salvati da un vicino che li ha raggiunti a nuoto», raccontano Lattuca e alcuni dei presenti. Mentre ascolta von der Leyen si porta le mani al volto emozionata. Il bambino è intimidito ma curioso e abbracciato alla mamma si lascia accarezzare, «Hai una bella mamma», gli dice, «E anche un bel papà» aggiunge Lattuca con una risata mentre glielo presenta. La presidente prima di salutarli gli fa gli auguri.
«Non si dimentichi di noi»
Prima di salire in macchina la intercetta una ragazza, le porge un fiore, le racconta delle tante attività come la sua andate distrutte. «Abbiamo bisogno di un aiuto sostanziale anche economico per ripartire. La prego ci aiuti. Come cittadini europei chiediamo a lei che rappresenta l’Europa di aiutarci. La prego, si ricordi di noi». «Lo farò» è la promessa di von der Leyen: «Sono io che dovrei portare i fiori a voi, farvi forza, sono qui per questo». Una risposta che commuove le persone presenti: «Per noi queste sue parole sono importanti. In questa via abitano anche tante persone anziane - aggiunge - si ricordi anche di loro, ci aiuti».


La piadina degli scout


Ad accogliere von der Leyen c’è anche un gruppo di scout della zona Agesci di Cesena. Si sono presentati con un sacchetto di piadine su cui si legge la scritta improvvisata con una penna biro “from scout to Ursula”, dagli scout a Ursula. Mentre la aspettano mettono alla prova il loro inglese: «e se ci parla? Se ci parla io sono sono pronto», «faremo yes yes», risponde qualcuno mentre il gruppo scoppia a ridere. Quando finalmente arriva si esibiscono in un «This is for you miss President», questa è per lei signora presidente, «È buonissima presidente!» le urla una ragazza. Il clima è scanzonato e rappresenta bene quell’energia positiva con cui hanno riempito le strade e i centri di coordinamento insieme agli altri volontari dando grandissimo supporto morale, oltre che materiale a chi era stato colpito. «Loro hanno fatto un lavoro incredibile», spiega il sindaco Lattuca e von der Leyen gli chiede da dove vengono, li ringrazia. Von der Leyen ha accettato divertita, dicendosi intenzionata a condividerla, «no no è solo per lei questa» ridono i ragazzi. Tra la folla si fa avanti anche Maurizio Paganelli, titolare del cinema Aladdin e uno dei residenti della via che le spiega che si tratta di un pane tipico che può mangiare solo in Romagna.

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