La primavera raccontata dal grande illustratore riminese Gruau

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La primavera porta con sé rinascita e resurrezione, la natura si risveglia e tutto si colora. Il clima diventa mite e piacevole, i ragazzi escono in bella vita mentre per Pasqua le ragazze, almeno in Romagna, “rinnovano” o “spianano”, cioè indossano per la prima volta nuovi vestiti, chiari e leggeri.

Un’abitudine che si è quasi perduta per i cambiamenti dello stile di vita, per la disponibilità di un più ampio guardaroba pratico e funzionale trans-stagionale e per il cambio di mentalità e di comportamento delle nuove generazioni. Resta il fatto che la gioia dell’arrivo della primavera si esprime anche con la scelta dell’abito e dei suoi colori.

Un tema che conduce inesorabilmente a Renato Zavagli Ricciardelli delle Caminate (Rimini, 1909 – Roma, 2004), in arte René Gruau, uno dei più grandi illustratori di moda e pubblicità del Novecento.

Un successo internazionale ottenuto disegnando per riviste prestigiose e per le aziende che ruotano attorno al lusso. Esordisce ragazzino su “Lidel”, la rivista mensile di moda e costume milanese pubblicata dal 1919 al 1935. La gialla copertina del numero 4 dell’aprile 1933 fa da sfondo a una giovane donna con il leggero abito fantasia in tinta mentre osserva il mazzo di fiori rossi che stringe al petto. Sono i fiori che occupano il centro dell’immagine, veri protagonisti della scena e richiamano la primavera. Alla perfezione del segno si aggiunge il taglio fotografico che consacra Gruau appena 24enne fra i grandi dell’illustrazione.

Una impostazione che si ritrova sulla copertina di un’altra rivista, la parigina “L’Officiel” del marzo 1958, che immortala la nascita della linea “trapezio” del ventiduenne Yves Saint Laurent, il nuovo direttore artistico della Maison Dior dopo la morte del titolare avvenuta l’anno prima. Diversamente da quella di 25 anni prima, la modella è al centro per attirare l’attenzione sulla novità sartoriale proposta, mentre i fiori rossi offerti dall’ammiratore fanno capolino dal bordo pagina diventando il complemento che caratterizza il tema editoriale: le collezioni primaverili. Eventi per i quali Gruau diventa l’illustratore preferito.

Lo si ritrova sulla copertina del magazine parigino “Silhouette” del 1948 e in tante altre pubblicazioni a partire da “International Texiles”, sulla quale presenta la linea “slim look” per la Maision Dior nel 1963, nel 1964 e in altre occasioni. Tra le tante copertine disegnate per questa rivista inglese pubblicata ad Amsterdam, figura quella straordinaria del 1972 con l’affascinante fanciulla sospesa nel suo lieve vestito di chiffon, una fantasia di fiorellini gialli, mentre s’inebria al profumo del piccolo bouquet anch’esso di fiori gialli. Il tutto proiettato su una tonalità verde chiaro di grande eleganza. Altrettanto bella e originale è quella del 1976, “Ready for spring”, dove tre modelle ruotano in un turbinio di stoffe volanti chiare e brillanti.

In altre occasioni il genio riminese realizza immagini che inneggiano alla primavera, reinterpretandola dal passato per i profumi di Lucien Lelong nel 1945, in costume da rivoluzionaria francese per il ballo “April in Paris” nel 1953 o nel trionfo della fantasia per la “Fête des chapeaux” a favore della Croce Rossa Francese nel 1955: quattro colori per un capolavoro assoluto.

Rimini è un punto di sicuro riferimento per conoscere buona parte della produzione artistica di Gruau grazie alla sua generosa donazione al Museo della Città dove è esposta in permanenza.

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