La Pol.Riccione replica: "Gori? Una Denuncia priva di fondamento"

Riccione

Nuovi colpi nella vicenda tra la Polisportiva e il consigliere Giorgio Gori. Alla denuncia presentata ai carabinieri per la scomparsa di numerosi effetti personali dall’ufficio da parte di Gori, replica la Polisportiva: «E’ priva di fondamento e ne daremo conto senza problemi alle forze dell’ordine». Nella mattinata di sabato il consigliere, «dopo avere portato via la maggior parte delle cose dall’ufficio all’interno dello Stadio del nuoto aveva lasciato solamente alcuni capi di abbigliamento, gadget ed un hard disk con cui ha scaricato i dati dal pc della Polisportiva che aveva in uso. Il materiale era dunque rimasto alla mercé di tutti - spiegano dalla Polisportiva -, è stato così deciso di inscatolarlo e spostarlo in un luogo sicuro all’interno della struttura. L’operazione è stata effettuata alla presenza di testimoni ed è stato girato un video che lo conferma e che produrremo ai Carabinieri». Lo scontro non finisce qui. Dalla Polisportiva rilanciano: «Attendiamo che Gori riconsegni le chiavi dell’impianto di cui al momento è ancora indebitamente in possesso e che colga l’occasione per spiegare il motivo per cui in ufficio aveva 75 blocchetti da 25 tessere di ingresso gratuito alla piscina ciascuno, per il valore di oltre 10.000 euro di cui direttivo e presidenza non erano al corrente».

Altra vicenda riguarda il consorzio Riccione sport, escluso dalla Polisportiva dalla gestione delle prenotazioni degli atleti in gara. «Non ci sono convenzioni in essere né nessun accordo scritto con il consorzio Riccione Sport - spiegano dal direttivo della asd -, che è dunque stato diffidato dall’utilizzare il logo della Polisportiva per le proprie comunicazioni commerciali. Comunicazioni che, abbiamo scoperto, nelle scorse settimane sono diventate ingerenze nella gestione della manifestazione “Trofeo internazionale di nuoto Italo Nicoletti” poiché inviate alle società sportive senza nemmeno informare la Polisportiva, organizzatrice dell’evento, in cui veniva affermata l'impossibilità di partecipare alle gare senza la prenotazione nelle strutture del consorzio». Considerato l'atteggiamento del presidente di Riccione sport, Paolo Semprini, «che già mesi fa ha fatto venire meno il sostegno al progetto di gestione della Polisportiva rassegnando le proprie dimissioni dal consiglio direttivo e appoggiando non certo velatamente quello pensato dall’amministrazione, la Polisportiva ne ha preso atto e si è ritenuta libera di rivolgersi ad un’altra realtà del territorio, nell’attesa di essere pronta a gestire l’ospitalità in house, in modo da aprirla a tutti gli alberghi di Riccione senza distinzione alcuna».

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