La pesca bianca antica "presidiata" da Slow Food fa festa

Il suo nome non è dei più accattivanti, è vero, ma il suo profumo e il suo sapore sono di quelli che si ricordano, e per un certo periodo hanno rischiato di sparire. La pesca “buco incavato” è una pesca antica a polpa bianca, con la buccia “lanuginosa” di quelle che avevano le pesche un tempo e che non vanno più di moda, soppiantate dalle nettarine lisce e facili da maneggiare. Il “Buco incavato”, la varietà di pesco più diffusa e coltivata nei territori massesi nella prima parte del ’900 veniva commercializzata all’epoca proprio con il nome di “Pesca di Massa Lombarda”. Poi le nuove varietà l’hanno soppiantata, ma la caparbietà di una manciata di produttori custodi insieme a Slow Food Condotta di Godo-Bassa Romagna l’hanno salvata, facendone uno dei 17 Presìdi della chiocciola in regione, e ora una produzione, seppur contenuta, consente da una decina di anni di dedicarle una festa estiva che quest’anno cade nel week end del 27 e 28 agosto prossimi. Venerdì 27 a partire dalle 20 in piazza Matteotti si potranno trovare le bancarelle dall’associazione "Il lavoro dei Contadini", con i prodotti tipici della zona, e in particolare miele, vino e olio, le creazioni artigianali, le degustazioni con protagonista la pesca ed il mercatino dei produttori del “buco incavato” da cui sarà possibile acquistare il frutto. Alle 21 ci sarà lo spettacolo “Sotto il segno di Venere: l'azdora”, una serata dedicata alla donna che sarà condotta da Carla Fabbri per l’associazione “Istituto Friedrich Schürr”. Sabato 28 a partire dalle 10 in biblioteca si svolgeranno dei laboratori di Slow Food dedicati alla pesca e dedicati in particolare ai bambini dai 3 ai 9 anni (prenotazioni: 0545 985812, biblioteca@comune.massalombarda.ra.it). Dalle 19.30 al ristorante Opera e Sapori “La pesca nel piatto”, cena a tema con proposte culinarie a base della stessa pesca (prenotazione obbligatoria entro il 26 agosto sul sito www.slowfoodgodo.it).