La pandemia vista dalla barca: "Mi addormento guardando le stelle"

Rimini

RIMINI. Vivere le restrizioni del Coronavirus come se si fosse in vacanza? Per il riminese Giovanni Zavatta, 64 anni, titolare di un’azienda di idraulica per assistenza e impiantistica, è quasi così. Da 5 anni ha deciso di vivere a bordo della sua barca ormeggiata al Marina di Rimini. È qui che ha la sua residenza ed è qui che ha passato i quasi due mesi di “quarantena”. Tre cabine, un bagno e un pozzetto vivibile su dieci metri di imbarcazione. A bordo di “Teneramente” fa colazione, pranzo e cena, in perfetta solitudine.
«Vivere in barca significa rinunciare a tante cose ma ne guadagni molte altre di belle. Io poi in tutte queste settimane sono stato anche agevolato dal mio lavoro. Anche se si lavora meno ricevo tante chiamate di emergenze e allora mi sposto e giro in auto. La città e il circondario sono cambiati tantissimo. In certe ore sembra il deserto».
La giornata tipo? «Siccome non uso le tendine mi sveglio presto, verso le sei, quando arriva la luce. Guardo l’alba, faccio colazione e poi due passi attorno alla barca a godermi il sole e il vento. Faccio mente locale sulle cose da fare, passo in azienda e mi dirigo dove hanno bisogno, di solito sono caldaie che non funzionano. In alcune giornate sono stato fermato anche tre volte per i controlli delle forze dell’ordine, ma è giusto così. A pranzo torno in barca e continuo a lavorare al computer. Ma ne sto approfittando anche per fare lavoretti alla barca. Ormai l’ho smontata e rimontata tutta: gavoni, sentine, serbatoi dell’acqua, del gasolio, riscaldamento, serbatoio delle acque nere, vele, albero, sartie… ho sistemato tutto da cima a fondo e ho buttato quello che non serviva più. Ho persino fatto il cambio stagione dell’abbigliamento! La sera guardo il telegiornale ma sono talmente stanco che poco alla volta mi stendo e ascoltando la musica e guardando le stelle dietro l’oblò mi si chiudono gli occhi e mi addormento».
Nessun desiderio di tornare con i “piedi per terra”? «No. Ormai vivo così e faccio fatica a staccarmi dalla barca. Qui ho la tranquillità che mi fa scaricare tutte le tensioni».

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