Inaugura oggi alle 17.30 al Museo della Città di Rimini (in via Luigi Tonini 1) la mostra dell’artista palestinese Malak Mattar che per l’occasione sarà presente all’iniziativa.
L’esposizione è promossa dall’associazione Vite in transito e AssoPace Palestina in collaborazione con i Musei comunali, il Museo degli Sguardi e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Rimini. Malak Mattar è una giovane artista nata a Gaza. Ha cominciato a dipingere nel 2014 sotto i bombardamenti israeliani: in questo modo riusciva a superare il terrore della morte e ha saputo, così, trasformare le sue emozioni attraverso la pittura e il colore.
Una mostra che parla di donne, resilienza e arte. Un’iniziativa che si inserisce all’interno del progetto “Alla scoperta della cultura Palestinese”, inaugurato nel 2021 con un incontro in compagnia dell’artista Moni Ovadia sulla storia del conflitto israeliano-palestinese.
Durante la visita, lo spettatore sarà catturato da questo sguardo femminile che attraverso un’esplosione di colori omaggia le donne e combatte ogni forma di oppressione. Malak Mattar oggi ha ventidue anni di cui gli ultimi quattro vissuti in Turchia studiando scienze politiche e relazioni internazionali alla Istanbul Aydin University con l’obiettivo di perseguire un master in fine arts negli Stati Uniti. Tornata a casa nel marzo 2021, il 10 maggio in seguito ai bombardamenti da parte dell’occupazione israeliana, Malak ha iniziato a pubblicare sui social media gli attentati e le scene di morte che vedeva dalla finestra.
Per quello che riguarda il percorso artistico tutto è iniziato con gli acquerelli ricevuti in regalo dalla propria scuola: così ha cominciato a dipingere i primi quadri e solo un anno più tardi ha realizzato la sua prima mostra personale nella Striscia di Gaza con sedici dipinti. Grazie alla diffusione delle sue opere tramite social media è riuscita a condividere la sua arte con il mondo intero e a vendere le opere suscitando l’interesse di varie gallerie internazionali. Il suo stile è stato spesso paragonato a quello di Picasso e lei stessa dichiara di aver preso ispirazione dall’artista.
I dipinti di Malak Mattar raffigurano volti espressionisti, figure semi-astratte e visioni oniriche che esprimono l’oppressione del popolo palestinese sotto l’occupazione israeliana e ritraggono prevalentemente soggetti femminili. L’artista racconta come sia difficile il ruolo delle donne nel Medio Oriente e di aver assistito alla morte di tante in nome dell’onore. Le sue opere sono diventate così un manifesto, a tutti gli effetti, femminista. L’artista continua a dipingere le proprie opere nel tentativo di non lasciare inascoltate le voci di milioni di donne che, ancora oggi, si trovano in un territorio loro ostile.
Orari: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19 (chiuso il lunedì). Ingresso libero, necessario il super green pass.