La nuova stagione del Fulgor di Rimini

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RIMINI. È sempre stato il luogo che ha affascinato Federico Fellini sin da ragazzo, quel posto in cui si fabbricavano sogni e si raccontavano storie. Grazie a “Roma” e poi ad “Amarcord”, la piccola sala, con le panche di legno sotto lo schermo, è entrata nel mito, diventando la più conosciuta e citata al mondo, probabilmente il simbolo stesso di quell’arte di evasione e di sogno. Il Fulgor dopo essere stato chiuso al pubblico per diversi d’anni, ha riaperto ufficialmente le porte nel 2018. Con l’estate quasi alle spalle, il Fulgor riapre i battenti con un anno pieno di iniziative, in vista anche – a inizio 2020 – del centenario di Fellini. Ne abbiamo parlato con la direttrice Elena Zanni.
Zanni, quali sono le novità per il Fulgor?
«Innanzitutto, proietteremo film in lingua originale a cominciare da lunedì 23 con “Once upon a time in Hollywood”, l’ultimo di Tarantino – regista che sarà omaggiato con alcuni suoi capolavori, insieme a Paul Newman e Robert Redford – con Brad Pitt e Leonardo Di Caprio. Non poteva mancare l’appuntamento con “Amarcord” a partire dal 15 ottobre, con Alfred Hitchcock dal 27 ottobre, con Michelangelo Antonioni dal 10 novembre, poi con Reiner Werner Fassbinder e con Xavier Dolan. Quest’anno abbiamo pensato anche alle famiglie e ai più piccoli; infatti nel mese di novembre e dicembre avremo due cartoni distribuiti dalla Cineteca di Bologna. Dal 7 ottobre sono previsti tre titoli dedicati a pellicole del cinema muto e del primi film sonori. “Belli e dannati” è il nome della rassegna dedicata ai divi inquieti del cinema dal 13 ottobre. Faremo corsi di cinematografia dentro al Fulgor ma anche in diretta streaming. Omaggi ai film on the road. Ci saranno eventi con ospiti come registi, attori, sceneggiatori e attori. Avremo come di consueto il martedì dell’arte con aperitivo a cominciare da “Van Gogh e il Giappone” l’1 ottobre. Dal 27 ottobre rendiamo omaggio a quella che viene chiamata “la nuova Hollywood”. Infine ci sarà la colazione della domenica mattina con film, anche per le famiglie».
Scelte dettate da cosa?
«Il cinema ha da sempre un rapporto osmotico con lo spettatore, motivo per cui cerchiamo di partire sempre da quello che inconsapevolmente lo spettatore non sa di volere ma che invece desidera».
Cosa significa essere la direttrice di questo storico cinema?
«Vengo da una famiglia che ama il cinema, sono cresciuta dentro un cinema. I miei genitori hanno aperto il Settebello nel 2009. Per me è il luogo della magia pura; è emozione. È condivisione con sé stessi e con gli altri. È fatto da persone per altre persone».
Qual è, secondo lei, la forza del Fulgor?
«Essere a contatto con l’altro. È un luogo culturale e sociale. È portatore di emozioni».
Il 20 gennaio sarà il centenario di Fellini, il Fulgor come si sta preparando?
«Ci saranno tantissimi eventi – ho infatti validissimi collaboratori (Elisa Luchetta si occupa delle rassegne) – che raccontano un Fellini inedito, insieme a tutto ciò che ci ha lasciato in eredità».
https://www.cinemafulgorrimini.it/programmazione/

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