La morte di Ilenia Fabbri: risarcimento di 2 milioni per la figlia

Claudio Nanni non potrà succedere in qualità di erede all’ex moglie Ilenia Fabbri, dalla quale era separato ma non ancora divorziato. Lo ha stabilito la sentenza pronunciata ieri dalla Corte d’assise, applicando una recente norma del codice di procedura penale, che nel 2018 ha introdotto la possibilità di dichiarare per l’imputato l’ “indegnità a succedere”, nei casi previsti dall’articolo 437 del codice civile. Si tratta di una novità applicata per la prima volta ieri, che di fatto evita alle parti civili la necessità di avviare dopo la sentenza di condanna per specifici reati tra i quali l’omicidio un’apposita causa civile ai fini dell’eredità. A chiederlo esplicitamente nel corso del suo intervento, era stata l’avvocata Sonia Lama, parte civile per l’Unione delle donne in Italia. Questo significa che Arianna Nanni non dovrà avviare una nuova vertenza contro il padre, in quanto quest’ultimo è stato estromesso dalla successione ereditaria di Ilenia. La Corte ha anche disposto l’immediata liquidazione dei 2 milioni di euro chiesti a titolo di risarcimento dall’avvocato Veronica Valeriani per conto della figlia di Ilenia. I due imputati, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al pagamento delle spese processuali, dovranno anche saldare le spese di lite per tutte le parti, quantificati complessivamente in circa 40mila euro. La sentenza dovrà essere pubblicata mediante affissione anche presso il comune di Faenza.

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