La volata di primavera: tastiamo il polso alle romagnole
Due alla caccia della promozione, tre in cerca del miglior finale possibile e una ormai destinata a “limitare i danni” come unico traguardo alla portata. La fine delle vacanze Pasquali segna, da sempre, l’inizio della (lunga) volata conclusiva per i campionati nazionali di pallacanestro e la regola vale anche in questa atipica stagione segnata dalla Pandemia. Le nostre 6 squadre romagnole tra A2 e B, quindi, si preparano alla resa dei conti, ognuna con i propri obiettivi già “indirizzati” dal campo, che non mente.
Salto di categoria
La Coppa Italia, al di là delle sconfitte (più o meno attese) rimediate nei quarti, non ha lasciato scorie mentali ad Unieuro Forlì e RivieraBanca Rimini, ovvero le due romagnole che hanno sin dall’inizio nel proprio mirino il salto di categoria. La squadra di Alessandro Dell’Agnello a Cervia ha capito quali saranno le principali avversarie nella corsa all’A1, perché Napoli e Udine hanno mostrato tutte le proprie qualità. Non che Torino e Scafati siano da meno, attenzione, però per profondità della panchina, organizzazione di gioco ed esperienza del roster, Sacripanti e Boniciolli vanno considerati i principali pericoli. L’impressione è che la prossima fase, con l’Unieuro impegnata nel girone Giallo, non conterà granché, vuoi per la scarsa valenza del fattore campo senza pubblico, vuoi per la volontà degli allenatori di giocare un po’ a nascondino in una raffica di scontri diretti che non incideranno sulla promozione. Forlì ha tutto per restare in corsa fino all’ultimo e la chiave sarà arrivare ai playoff con il serbatoio pieno di energie, fisiche e mentali.Qualche perplessità in più sta destando la Rbr e l’alibi degli infortuni regge fino ad un certo punto, perché sul mercato per prendere un crack come Fumagalli la società romagnola c’è andata. Le tre sconfitte nelle ultime 4 partite (Coppa compresa) hanno acceso un piccolo campanello d’allarme, confermato paradossalmente dalla faticosa vittoria del Pala Ruggi, dove una rabberciata Imola ha guidato a lungo su Rimini. Sia chiaro, a livello tecnico e fisico alla Bernardi-band non manca nulla per conquistare l’agognata A2, ma la concorrenza (in primis Piacenza ed Agrigento, poi San Miniato e Chiusi) parte da un gradino superiore. Incanalare il talento, i chili e i centimetri all’interno di un sistema di pallacanestro condiviso tra allenatore e giocatori. La svolta sta qui, perché sinceramente ogni tanto dal campo arrivano “comportamenti” discordanti rispetto a quanto chiesto da coach Bernardi.