Questa sera ore 21, al teatro Rasi di Ravenna, nell’ambito de “La stagione dei teatri”, andrà in scena “La luce intorno”, spettacolo di Nicola Bonazzi con Micaela Casalboni; autòmata e creazioni in legno Giovanni Dispenza, disegno luci Eva Bruno, aiuto regia Caterina Bartoletti, regia Nicola Bonazzi e Micaela Casalboni, produzione Teatro dell’Argine.
«Una vicenda molto personale, ma allo stesso tempo molto lontana da noi – spiega Casalboni –. Sono due le storie che si intrecciano: una è quella di un ragazzo che giunge dall’Africa, con un trascorso simile e diverso da quello di tanti che arrivano alla ricerca di una vita migliore; l’altra è una storia che si interroga sul senso di fare teatro e che dà vita a uno spettacolo in cui si indagano gli stereotipi, le etichette, in cui si riflette su quell’identità a cui teniamo tanto, ma che, allo stesso tempo, ci ingabbia».
Lo spettacolo racconta la vicenda di un ragazzo africano alla costante ricerca di sé e delle proprie radici familiari, o forse, paradossalmente, in perenne fuga da se stesso, da quello che di sé non conosce e non capisce. Un viaggio che dall’Africa lo porta in Europa, terra di metaforica rinascita, cercata al pari di un sogno pacificatore, ma che pacificatore non è. Una storia portata in scena da un’attrice, Micaela Casalboni, la cui identità artistica è messa in crisi da una pandemia che sembra aver azzerato il senso del teatro e di chi ne ha fatto la propria vita. La storia di Sekou, giunto in Europa dopo un lungo viaggio dall’Africa, si snoda in parallelo alle vicende dell’artista che in quel racconto di vita si rispecchia e si interroga. Io chi sono? Una domanda che attraversa i mari e il mito, e che traghetta la nostra società, dopo l’esperienza pandemica, verso una nuova luce.
Ad animare la scena anche le figure create da Giovanni Dispenza, «una via di mezzo tra sculture e marionette» specifica Casalboni.
Biglietti a 18 euro (16 ridotti).
Info: 0544 249244 – 30227