La lezione di Galeata: "Dal 2016 dimezzati i costi per l'energia e la scuola resta aperta al sabato"

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Se nel territorio provinciale alcune scuole, come accade a Modigliana e Tredozio, si opta per la chiusura dell’istituto il sabato per far fronte al caro energia, a Galeata la scelta è diametralmente opposta. «Fra i vari provvedimenti che più parti politiche stanno richiedendo per contrastare i costi schizzati alle stelle dell’energia, si è preso in esame anche quello di accorciare la settimana tenendo chiuse le scuole il sabato o facendo un giorno di dad per aumentare il risparmio energetico - afferma la sindaca Elisa Deo -. Alcuni Comuni hanno, infatti, già concordato con i dirigenti scolastici i piani di rimodulazione degli orari per l’anno scolastico che sta per iniziare. Come Amministrazione di Galeata ci adopereremo in ogni modo per limitare i costi delle bollette ma siamo decisi a non voler intervenire sulle scuole con limitazioni che creerebbero notevole disagio». Una scelta, sottolinea Deo «dettata da azioni lungimiranti. Siamo consapevoli che ci saranno sindaci che per chiudere i bilanci saranno obbligati a fare loro malgrado scelte difficili che graveranno sul mondo scolastico ma ci teniamo a sottolineare che se noi siamo in grado di salvaguardarlo è grazie alle azioni politiche messe in campo negli anni passati e nella lungimiranza che abbiamo avuto verso la sostenibilità energetica - ricorda la prima cittadina -. Abbiamo investito moltissimo in tutti gli edifici del plesso scolastico che sono stati riqualificati energeticamente e nei quali sono stati sostituiti gli infissi, gli impianti di illuminazione e le caldaie termiche. Dal 2016 ad oggi i costi, dati alla mano, si sono più che dimezzati». Ciò non significa che non saranno necessari accorgimenti. «Chiederemo di spegnere le luci in classe e nei corridoi quando è sufficiente la luce solare o ci si sposta in altri ambienti, chiudere porte e finestre per evitare che il caldo esca dalle stanze (ci sono purificatori in ogni aula) - conclude Deo -, ma non chiederemo altro che possa incidere sulla didattica».

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