La lettura ad alta voce promuove la crescita dei bambini

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Enrico Valletta*

R iprendo volentieri il tema delle buone pratiche per i genitori affrontato qualche settimana fa con “GenitoriPiù”, per sottolineare l’importanza della lettura ad alta voce da rivolgere ai bambini e da fare insieme ai bambini. “Nati per Leggere” (www.natiperleggere.it), un programma nazionale, sbarcato in Italia negli anni ’90 e proveniente dagli USA, è un grande promotore del ruolo che la lettura ha nel favorire lo sviluppo psicologico e cognitivo nei primi anni di vita. Nati per leggere ha raggiunto il nostro territorio anche grazie alla lungimiranza di un pediatra romagnolo, il professor Giancarlo Biasini. Si tratta di un’iniziativa che ha raccolto sin da subito l’interesse dei pediatri italiani che, con la collaborazione delle tante biblioteche sparse nelle città, così come nei piccoli paesi, hanno iniziato nei propri ambulatori una convinta opera di promozione nei confronti dei genitori e dei loro bambini più piccoli.

Nelle parole di presentazione del progetto troviamo il significato vero, che è rimasto inalterato negli anni: “Apprendere l’amore per la lettura attraverso un gesto d’amore: un adulto che legge una storia. È questo il cuore di una campagna che si propone anche nel nostro Paese una mobilitazione della comunità a tutela del diritto del bambino non solo ad essere protetto dalla malattia e dalla violenza, ma anche a ricevere occasioni di sviluppo cognitivo ed affettivo”.

Da allora, Nati per Leggere è cresciuto, si è diffuso in tutta Italia, è entrato nelle case, nelle biblioteche, negli ospedali, nelle comunità, ha formato migliaia di “lettori volontari”. Ha avvicinato sempre più genitori e bambini raccogliendoli attorno alla magia che può creare la lettura di un libro illustrato, il racconto di una storia pensata e scritta per i bambini. La lettura condivisa durante i primi 3 anni di vita promuove e sostiene lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino. “Un bambino che riceve letture quotidiane acquisirà un vocabolario più ricco, avrà più immaginazione, si esprimerà meglio e sarà più curioso di scoprire il mondo”.

In oltre 20 anni di attività, il progetto ha ottenuto molti riconoscimenti istituzionali da parte del mondo scientifico e ha favorito la crescita di una letteratura dedicata ai bambini di ogni età. Basti pensare che la lettura a bassa voce è oggi praticata anche nei reparti di Neonatologia e dai genitori di neonati nati prematuri.

Nati per Leggere e il suo fratello minore (ma solo perché nato più tardi) “Nati per la Musica” (www.natiperlamusica.org) ci offrono strumenti imperdibili per favorire la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini. (*Direttore U.O. Pediatria Ospedale di Forlì)

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