La giovane attrice forlivese, Giulia Fabbri, in "Pretty woman"

Novella Cenerentola, la bella Vivian di “Pretty woman” torna a far sorridere e commuovere il pubblico nella versione musical che stasera dalle ore 21, arriva sul palco del teatro Diego Fabbri di Forlì. Scritto da Garry Marshall e Jonathan F. Lawton con le musiche di Bryan Adams e Jim Vallance, l’allestimento italiano vede in scena Beatrice Baldaccini, Thomas Santu, Andrea Verzicco, Cristian Ruiz e Lorenzo Tognocchi diretti da Caroline Brouwer e da Chiara Noschese, e una giovane attrice forlivese, Giulia Fabbri, nei panni della grande amica di Vivian, Kit De Luca. «È la prima volta che salgo sul palco del Fabbri da professionista – racconta Giulia – anche se ho calcato queste tavole per tutti i saggi di danza!».
Lei ha già molte produzioni importanti all’attivo.
«Ho partecipato a spettacoli come “Footlose” e “Les Miserables” e sono stata Mary Poppins nel musical prodotto dalla Walt Disney. Questa gavetta mi ha insegnato a non giudicare mai il personaggio che interpreto, la sua storia e i suoi obiettivi che possono essere diversi dai miei».
Pensa al ruolo di Kit?
«“Pretty woman” ha il merito di trattare con leggerezza argomenti importanti. Il punto vero è che queste ragazze non hanno nulla, campano come possono ma trovano in sé risorse e anche consapevolezza. Nel musical poi i caratteri sono più approfonditi rispetto al film: qui Kit fa casino, è esplosiva, e risaltano l’allegria e il rapporto con Vivian».
Un rapporto di amicizia.
«Ma di amicizia profonda, capace di alleggerire i momenti difficili. Ognuna delle due infatti ha una facciata che le permette di andare avanti ma anche molte fragilità, però quando Kit entra in scena lo fa in modo prorompente, divertente per il pubblico ma anche per me perché posso fare cose che, magari, quando ho interpretato Mary Poppins, non potevo permettermi».
Questo presuppone una sintonia speciale con “Vivian”, Beatrice Baldaccini.
«Capita di lavorare con chi è fuori dalla tua vita, invece con Beatrice abbiamo già lavorato insieme, siamo amiche: ed è bello poter aggiungere “strati” ai personaggi proprio grazie al fatto che ci si conosce e ci si capisce al volo».
Questa è la sua prima stagione con “Pretty woman”.
«Sì lo spettacolo è stato allestito nel 2021 ma io sono entrata nella… famiglia solo quest’anno a tre giorni dalle prove! Forse proprio questo mi ha aiutata a intraprendere l’impegno senza la mia solita ansia, e a interpretare il personaggio con la leggerezza e anche quel po’ di incoscienza che le appartengono. Ma in realtà è il linguaggio del musical che richiede leggerezza, o ne verrebbero compromessi il ritmo e il divertimento».
Cose di cui si ha bisogno in questo periodo.
«Infatti lo spettatore va a casa avendo visto qualcosa che lo ricarica, che gli fa venire voglia di cose belle. È il regalo di una storia senza pretese che però regala sorrisi e qualche lacrimuccia, e a cui ripensi anche qualche giorno dopo».
In parte succede anche guardando il film.
«Lo spettacolo dal vivo però è qualcosa di unico: per questo vale sempre la pena andare a teatro! Io poi apprezzo la libertà che mi offre il personaggio, la possibilità di fare sempre qualcosa di imprevisto. L’esperienza di questi anni di lavoro mi ha dato la possibilità di conoscermi e imparare a gestirmi, e quindi anche di godermi i ruoli che interpreto come non avrei potuto fare qualche anno fa. Ci possono essere degli imprevisti, certo, ma ho acquistato maturità e ho imparato a cosa posso aggrapparmi, sapendo che il mio bagaglio è anche la mia forza».
Info: 0543 26355

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