La filosofa Maura Gancitano e la bellezza: "Manca consapevolezza"

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Dopo un anno di laboratori di scrittura e podcast per ragazzi, giovani, adulti, Michele Di Giacomo attore regista autore cesenate, invita in Biblioteca Malatestiana a Cesena al suo E vissero tutti riscritture di miti, favole, romanzi raccontati da valenti ospiti e artiste, fino a domenica 23 ottobre. A inaugurare, oggi alle 18 è Maura Gancitano (1985) fra le autrici più interessanti del momento; filosofa, opinionista, cofondatrice con Andrea Colamedici, collega e compagno di vita, dell’innovativo Tlon. È questo un progetto di divulgazione culturale concreto e moderno, fra cultura, community social, eventi, nuova imprenditoria.

«Credo che l’evento odierno sia bello e di forte presa sul pubblico – introduce Di Giacomo –. L’attrice Tamara Balducci legge Biancaneve dei Fratelli Grimm; Gancitano racconta insieme a me il suo libro Specchio delle mie brame (Einaudi) parlando di come viene narrata la bellezza al femminile. C’è anche una installazione sonora, podcast da ascoltare in cuffia sulle storie di Antigone, Filottete, Circe, Sirenetta, che ho curato nella riscrittura e interpretazione in parte affidata a cittadine/i». Domani si continua con Sephirot basato sul game, poi l’attrice pluripremiata Arianna Scommegna e la sua Antigone, quindi Fanny&Alexander e L’amica geniale a fumetti.

Lei, Gancitano è partita da Mazara del Vallo, subito vocata a filosofia, libri, progetti editoriali. Come è riuscita ad emergere?

«Ammetto che fin da bambina mi appassionavano editoria e filosofia. Ricordo che mi chiedevo come si poteva fare il lavoro di scrivere libri. Adolescente, a Mazara cominciai a organizzare eventi culturali, all’epoca non c’era niente del genere. Neppure i social, però attraverso forum e blog letterari mi confrontavo con persone che si occupavano di questo. Mi sono poi trasferita a Milano, ho studiato Filosofia al San Raffaele di Massimo Cacciari; università che dava sbocchi diversi e concreti, e cominciai con l’editoria. Con mio marito abbiamo organizzato eventi, fino a sentire il bisogno di mettere la filosofia al centro. Così abbiamo avviato un nostro progetto, Tlon, con l’intento di parlare di filosofia e renderla comprensibile. Tlon in seguito è diventato molto di più, una divulgazione su fronti diversi».

Quale invece la finalità del suo Specchio delle mie brame?

«Ho voluto raccontare come, soprattutto negli ultimi 150 anni con la società di massa, la bellezza sia quasi diventata un dovere sociale. Sembra una esagerazione; in realtà ciò che è emerso, sono studi scientifici che raccontano di questa grande pressione sociale, di come si viene visti, sia da giovani che da vecchi, soprattutto al femminile. Dobbiamo rispettare certi standard che hanno un impatto forte sulla salute fisica, e fortissimo sulla salute mentale, psicologica. Perché cambiano il modo in cui percepiamo noi stesse in questa società».

Cosa dunque può affermare sulla bellezza?

«La bellezza è sempre stata definita a partire dallo sguardo maschile; da poco noi donne abbiamo la possibilità di autorappresentarci, ma ancora adesso non possiamo spesso farlo liberamente. Si parla tanto di inclusione, in realtà non sta cambiando molto. Qualcosa sta avvenendo grazie ai social. Prima chi aveva un corpo non conforme era portato a vergognarsi, a nascondersi; adesso accade meno perché è diventato un tema su cui discutere. Permane comunque un giudizio sociale molto forte nei confronti di un corpo non conforme, non necessariamente grasso, anche con disabilità. Ogni volta che si mostra, viene percepito come una sorta di esibizionismo. Il vero problema è il giudizio sociale forte, che è sempre morale. Quello che ci manca è una consapevolezza collettiva».

Questo suo saggio è letto anche da uomini?

«Donne e ragazze sono le principali lettrici; ma sto sperimentando un crescente interesse anche da persone adulte e da uomini che non hanno mai riflettuto prima su questioni di genere per l’educazione ricevuta».

A quale altro testo sta lavorando?

«Per Tlon è in uscita una nuova edizione del Mito della bellezza testo che l’americana Naomi Wolf scrisse nel 1990; era fuori catalogo in Italia e proprio mercoledì prossimo 26 ottobre, esce curato da me e da Jennifer Guerra». Gratuito.

Info: 0547 610892


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