«Imola risponde alla grande, con un po’ di amarezza per la Ferrari, ma siamo tornati nel mondo. Penso a Terre & Motori a The sound of Imola, al Made in Italy a questa grande collaborazione fra ministeri la Regione noi e il territorio, il gioco di squadra è certamente quello giusto per affrontare sfide internazionali. Una grande opportunità per la città che nei tre giorni ha visto un centro pieno di tantissime persone e iniziative. Si è davvero respirato l’aria del Gran Premio come era prima del 2006. Poi le Frecce Tricolori che hanno abbracciato la nostra città e non è finita qui perché ci saranno poi i tre concerti altri eventi motoristici. Siamo ripartiti alla grande e ringrazio chi ha lavorato in questi tre giorni, dalle forze dell’ordine in pista, ai soccorritori, Marshall, tutti». Il commento del sindaco di Imola Marco Panieri va via tutto d’un fiato dopo una tre giorni che entra effettivamente fra quelle da incorniciare per Imola. Delusione per i tifosi ferraristi a parte, che poi non sembrano averne sofferto nemmeno troppo come testimonia la festosa invasione di pista sotto al podio tutto Red Bull e Mc Laren, a Imola è filato tutto liscio e considerato non solo gli anni di pandemia ma l’assenza protratta di grandi eventi, 130mila il conteggio finale delle presenze sui tre giorni, è un buon risultato che l’amministrazione comunale può dire di aver portato a casa.
Ospiti e vip in città
Se da un lato è indubbio che la città abbia saputo creare molto più che in altri anni attrazioni per il pubblico in transito ma anche per i cittadini, con molte iniziative in città, a testimoniare il rinato interesse per la gara imolese ci sono anche i tanti ospiti e nomi noti che hanno sfilato ieri fra torre e paddock dell’autodromo. Per gli ospiti degli organizzatori dell’evento, sabato sera è stata addirittura apparecchiata una cena da 300 ospiti circa, blindatissima e nemmeno annunciata in alcuna comunicazione, all’interno della Rocca sforzesca, da fuori la gente comune ha invece visto le proiezioni sui muri della Rocca. Mentre al paddock sono arrivati ieri i vip. Fra i primi ad arrivare Cesare Cremonini che sarà protagonista a Imola di uno dei grandi concerti della prossima stagione, il 2 luglio: «Abito a Bologna, a due passi da qui, e i motori li abbiamo nel sangue. Quindi qui a Imola sono venuto per le corse, ma anche per i concerti di Vasco. Sono sicuro che oggi sarà bellissimo». Sotto la torre dell’autodromo passa anche Nek che saluta affettuosamente il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Molti i nomi dello sport: il presidente dell’Inter Steven Zhang, Andrea Lucchetta ex pallavolista e commentatore televisivo, Valentina Vezzali ex campionessa olimpica azzurra sottosegretaria con delega allo sport, l’ex allenatore di Milan e Real Madrid Fabio Capello, Andrea Minguzzi, imolese medaglia d’oro in lotta greco romana alle Olimpiadi di Pechino 2008, l’ex ct della Nazionale di ciclismo Davide Cassani, il calciatore Marco Verratti, e l’ex suo collega, l’imolese Moreno Mannini. Passerella nel paddock “di casa” anche per i vertici Ferrari, John Elkann e un sorridente Piero Ferrari. Avvistati anche Fabio De Luigi da Santarcangelo e Paolo Cevoli da Riccione. A complimentarsi con il giovane collega imolese, il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Deflusso
Un altro elemento che riporta ai fasti del passato è stato poi il serpentone di traffico per il deflusso, gestito dalla polizia locale. Verso le 19.30 il traffico pedonale nel tratto verso la stazione era risolto, e verso le 20 anche la viabilità sulle strade era tornato normale ed erano state riaperte tutte le direttrici lungo via Graziadei e Pirandello tutto ripristinato in modo normale. Si è protratto più a lungo il traffico sulla via Selice per raggiungere il casello A14, questa strada è stata gestita direttamente dalla polizia stradale alla quale è stata data possibilità di intervenire direttamente sui semafori in modo da gestire liberamente i flussi in base alle loro esigenze. Il casello nella giornata di ieri è rimasto aperto solo in uscita, ma non per chi voleva entrare come annunciato. Ad aiutare, oltre all’impiego di 50 agenti di polizia locale per ogni giorno di Gp, c’è stato il fatto che molta parte del pubblico avesse raggiunto Imola in treno.