La Cuba del Buena Vista Social Club a Rimini

L’atmosfera del Buena Vista Social Club sotto le stelle dell’Arena Lido. Nel suggestivo spazio alla darsena di Rimini, la grande stagione dei concerti dell’estate 2021 parte con la magia delle sonorità cubane.

Questa sera dalle ore 21 arriva in tournée europea il Grupo Compay Segundo, diretto da Salvador Repilado Labrada, figlio del leggendario Máximo Francisco Repilado Muñoz, più noto come Compay Segundo.

Dal “Grupo” ascolteremo diversi generi: il bolero-son, il son guajira, il son-afro, ma anche cha cha cha, rumba e guaguanco. In omaggio alla memoria del “Patriarca de los soneros”, ne preserva e tramanda fedelmente i successi: il celeberrimo son Chan Chan, Macusa, il guajira-son Saludo, Compay, il bolero-son Huellas del pasado, il merengue dominicano di Maria en la playa.

E ancora, nel repertorio del “Grupo” tanti altri brani resi popolari a livello planetario dal carismatico Compay.

Salvador, la musica di suo padre, musica tradizionale cubana, venne portata all’attenzione internazionale dal folksinger statunitense Ry Cooder. Come dire: l’arte supera le divisioni politiche.

«L’arte ha il compito di superare quasi ogni cosa, non parliamo delle divisioni politiche! L’arte saprebbe trovare delle soluzioni intelligenti e di buon senso. Mio padre ha lasciato un’eredità musicale che continua fino a oggi, poiché le sue canzoni riflettono la vita quotidiana, il suo modo di vivere, quell’eredità si riflette anche oggi nella continuità del gruppo composto dai musicisti che ha accompagnato durante la sua vita artistica».

Se dovesse descrivere il “son” in poche parole, cosa direbbe? Qual è il messaggio che vuole portare alla gente?

«Sicuramente il son e tutti i soneros hanno un messaggio di pace e di fratellanza da portare alla gente, nessuno escluso, è una visione molto universale».

Si può dire che la vostra musica folk è l’alter ego del rap, nel senso che questo secondo è una forma di globalizzazione della musica; mentre la vostra resta “local” e come tale vuole essere saldamente ancorata alle sue radici?

«In un certo senso è vero: per noi è molto importante restare vicini alle nostre radici, il son ci ha insegnato tanto e vogliamo farlo conoscere ovunque!».

Su Compay Segundo e il Buena Vista Social Club venne girato un film dal grande Wim Wenders. Un’esperienza tanto straordinaria da interessare anche un grande regista.

«L’esperienza che è giunta fino a noi è stata davvero straordinaria, si vede che è diventata un fenomeno mediatico e la musica di Compay ha avuto un ruolo da protagonista in quel momento, ora, dopo 25 della prima edizione, esce un nuovo album con brani inediti realizzati in quelle sezioni di lavoro che non sono apparsi in quell’edizione; come risultato di tutto ciò, la seconda versione apparirà più ritmata e ancora una volta le canzoni di Compay saranno le protagoniste».

Qui in Europa arrivano voci discordanti su quanto sta accadendo a Cuba. Secondo lei, il popolo protesta contro il regime o contro gli Usa per il blocco economico? E suo padre, che avrà visto la rivoluzione di Castro e la fine del regime di Batista, le ha mai raccontato di quegli avvenimenti?

«In questi anni Cuba è stata un esempio per tutti i Paesi dell’America Latina, ha portato assistenza sanitaria in molti angoli del mondo. Da decenni l’Italia è uno dei Paesi che ha teso la mano della solidarietà in tempi difficili. Mio padre ha vissuto diversi momenti della sua vita a Cuba, quando la popolazione era analfabeta, quando i bambini non avevano scuole e morivano di malattie curabili, prima della rivoluzione».

«Quello che posso assicurarvi – aggiunge – è che il governo sta cercando uno spazio di dialogo per risolvere ogni malinteso, e la maggioranza delle persone è consapevole del sacrificio che si sta facendo».

Questa è una storia che comincia sul finire degli anni 90, quando il folksinger statunitense Ry Cooder – musicista sempre in cerca di nuove sonorità – sbarca a Cuba a caccia del vero suono caraibico e scopre il “son”, musica folk locale ormai dimenticata, portata avanti nei localini (come appunto il Buena Vista dell’Avana) da vecchi cantori in disarmo.

Cooder dà loro una spolverata e li rilancia a livello internazionale producendo un album con il quale vincerà il Grammy. Il gruppo, messo insieme attorno al già anziano Compay Segundo, continuerà a suonare in giro per il mondo fino a oggi, nonostante la morte del leader fondatore sia avvenuta già nel 2003.

Ma intanto il grande regista Wim Wenders si interessa al fenomeno, proprio grazie all’amicizia con Ry Cooder che aveva scritto la colonna sonora del suo film “Paris, Texas” del 1984 (Palma d’oro al Festival di Cannes), per il quale Wenders volle quelle sonorità folk americane che erano proprio la specialità di Cooder. E così, nel 1999, tre anni dopo l’uscita dell’album “Buena Vista Social Club” (1996), Wenders girò un documentario omonimo che ricalcò il successo del disco, dando ancora maggiore popolarità a Compay Segundo e soci.

Un’operazione culturale – se vogliamo fare un paragone con casa nostra – simile a quella che sta portando avanti Elisabetta Sgarbi con il nostro liscio e la band Extraliscio, tra album e film.

Oggi il “Grupo” è formato dagli “eredi” scelti dallo stesso Compay Segundo: con il figlio Salvador Repilado Labrada (contrabbasso) saliranno sul palco dell’Arena Lido anche Hugo Garzón Bargalló (prima voce e maracas), Rafael Inciarte Cordero (clarinetto basso), Haskell Armenteros Pons (clarinetto), Nilso Arias Fernández (chitarra), Rafael Fournier Navarro (percussioni), Rafael Inciarte Rodríguez (clarinetto) e Joel Matos Rodríguez (chitarra).

La loro missione è quella affidatagli da Compay Segundo: continuare la diffusione del son cubano e dei derivati musicali dell’isola caraibica.

Inizio concerto ore 21, ingresso a pagamento, biglietteria aperta all’Arena Lido dalle 19, prevendita biglietti su Ticketone e Liveticket. SA.BA.

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