La comunità islamica forlivese dona indumenti ai detenuti

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«In accordo con la direttrice Palma Mercurio e il cappellano don Enzo Zannoni, abbiamo donato indumenti estivi nuovi agli ospiti del carcere di Forlì». A comunicare il gesto caritativo, compiuto venerdì scorso presso la Casa circondariale di via Della Rocca, è il responsabile della moschea di via Masetti, Mohamed Ballouk. Nella bolla di consegna del vestiario, rigorosamente nuovo e appositamente comprato da un grossista di Bologna, compaiono 100 magliette mezze maniche, 60 canottiere, 40 “short” e circa 200 paia di slip. «E’ un dono della comunità islamica forlivese – precisa Ballouk – per tutti i carcerati, nessuno escluso». Alla consegna del materiale erano presenti la direttrice del carcere e don Zannoni.

Il gesto di venerdì scorso è solo l’ultimo atto di un cammino di relazioni, avviato e condotto da alcuni anni dal responsabile del Centro diocesano per il dialogo ecumenico e interreligioso, don Enrico Casadio. «Gli incontri interreligiosi di preghiera per la pace che si sono svolti per la maggior parte dei casi sul sagrato di San Mercuriale – dichiara il sacerdote, che dal novembre scorso è parroco a Meldola dopo 10 anni alla guida della centralissima abbazia di piazza Saffi – hanno portato un frutto concreto di collaborazione. Circa 10 giorni fa, il nostro centro ha organizzato un incontro del vescovo Livio Corazza, del direttore della Caritas diocesana Filippo Monari e del responsabile dell’Ufficio Migrantes Walter Neri, con alcuni membri del nuovo consiglio direttivo dell’associazione islamica di Forlì, che ha la propria sede presso la moschea di via Masetti. Tutto nasce dal fatto che il nuovo presidente dell’associazione Mohamed Ballouk, marocchino, mi aveva espresso il desiderio di collaborare, in particolare a favore dei carcerati». Nella Casa circondariale di via della Rocca si trovano cristiani, mussulmani, ma anche persone non appartenenti ad alcuna comunità religiosa. La settimana scorsa, presso il centro islamico di via Masetti, don Enzo Zannoni ha incontrato Ballouk, che ha disposto l’acquisto degli indumenti poi recapitati venerdì. La moschea di via Masetti è aperta per la preghiera personale, che deve essere recitata cinque volte (all’alba, a mezzogiorno, al pomeriggio, al tramonto, alla sera). Anche per il fedele islamico forlivese il culmine devozionale è il venerdì, con la preghiera comune che deve essere recitata a mezzogiorno subito dopo il sermone sulla vita del Profeta, che in via Masetti è tenuto dall’imam Faiz Abdelkabir. «Questa consegna di vestiario – conclude don Enrico – è l’inizio di un rapporto concreto di collaborazione e amicizia, che confidiamo possa favorire, in un momento internazionale così difficile, non solo la convivenza ma anche il superamento di tante tensioni e difficoltà, nello spirito dell’enciclica “Fratelli tutti” di papa Francesco».

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