La casa del rock è a San Giorgio Piacentino

Cultura

PIACENZA. Mariano Freschi ha deciso di aprire le porte di casa sua, a San Giorgio Piacentino, un piccolo paesino alle porte di Piacenza, per mettere a disposizione di tutti gli appassionati o di tanti semplici curiosi, un patrimonio vastissimo che ripercorre la storia del rock: dall’amplificatore di Keith Richards, alla batteria dei King Crimson, dall’armonica usata da Roger Daltrey in Quadrophenia all’impianto utilizzato dai Free di Paul Rodgers al Festival dell'Isola di Wight del 1970 ma anche decine di migliaia di fotografie, poster, libri e riviste. Per visitare questa collezione straordinaria e ascoltare le incredibili storie che stanno dietro a ognuno di questi pezzi unici, è sufficiente scrivere una mail a info@madeinrock.it.

Una collezione vastissima quella di Mariano Freschi che comprende la mostra ROCK ON STAGE, oltre 400 oggetti storici tra strumenti, amplificatori, pedaliere, effetti che sono stati sui più prestigiosi palcoscenici internazionali. Ma anche memorabilia varie appartenuti alle più grandi stelle della musica rock e più di 45mila pezzi tra fotografie, poster, tour book, picture disc, libri e riviste che il collezionista piacentino ha raccolto nell’arco di oltre 40 anni di passione sconfinata. Tutti questi oggetti costituiscono le fondamenta di un sogno che Mariano Freschi coltiva da tempo, un sogno che si muove a ritmo di rockcreare una vera e propria "Casa del Rock" per poter dare vita a un luogo unico in cui si respiri in ogni momento della giornata lo spirito della musica che ha cambiato il mondo.

«Vogliamo parlare a tutti gli appassionati– spiega Mariano Freschi - siano essi ventenni o settantenni, amanti del progressive, di hard & heavy o di una delle innumerevoli anime che compongono la meravigliosa galassia del rock». Mariano Freschi è anche fondatore di “MADE IN ROCK”, un’associazione senza scopo di lucro che ha come obbiettivo la promozione e la valorizzazione della musica rock e della cultura ad essa legata. L’associazione opera grazie all’apporto di Stefano Prinzivalli per la parte di Comunicazione e Marketing.

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