Rimini, la bimba di 5 anni che in un anno ha letto 111 libri: "Adoro guardarli"

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A soli 5 anni prende in prestito 111 libri in dodici mesi. Il preferito? Quello scritto dalla virologa Ilaria Capua. Ha passato da un pezzo lo status di “apprendista lettore” Lillà Pedrosi, formidabile bimba di Villa Verucchio, ma il bello deve ancora venire, perché mica sa leggere. Chissà in quanti volumi sprofonderà dunque il suo nasino l’anno prossimo, quando non dovrà chiedere l'aiuto di nessuno. Intanto la biblioteca Don Milani, portandosi avanti, l’ha incoronata giusto una manciata di giorni fa. «Quando le abbiamo comunicato che sarebbe stata premiata come lettrice più assidua dell’anno – spiega la mamma Viola Tesei – lei ha esclamato: “Yuppy! Chissà che premio vincerò, forse una coppa d’oro”». In realtà le è andata anche meglio, perché, aggiunge «ha ricevuto una busta stracolma di libri bellissimi e una calza della Befana, entrambi regali inaspettati e graditissimi». Ma com’è nata questa passione? «Quando Lillà era piccolina, il nostro paese offriva pochi spazi di socializzazione per i bimbi, così ci rifugiavamo spesso nella Biblioteca a giocare con gli amichetti e a leggere testi da cui era tanto affascinata, quanto incuriosita». Tanto più che le «ragazze sono sempre state gentilissime con noi e l’ambiente pulito e stimolante ci ha fatto sentire a casa». Del resto con un padre «tipografo alle spalle (titolare assieme al fratello della Pieve poligrafica editore), i libri a casa non sono mai mancati. Leggere è un passatempo importante per noi genitori – riconosce – e soprattutto per i nonni che, con la bimba in braccio, leggono tanti libretti educativi». Senza dimenticare che anche alla «scuola dell’infanzia San Patrignano danno molto valore alla lettura». L'opera preferita? «“Ti conosco mascherina” di Ilaria Capua, molto utile – commenta – perché spiega ai più piccoli i cambiamenti e le nuove abitudini da adottare durante la pandemia». Oltretutto le tante «caselle da aprire e chiudere rendono tutto più simpatico». E tra le righe Lillà non finisce di stupire «scegliendo in media 3-4 piccoli libri nuovi a settimana, ricchi di illustrazioni ma anche di testi da farsi raccontare». Ogni momento è buono per immergersi in storie dove volano draghi e fate e le emozioni colpiscono più dei mostri, strizzando l’occhiolino al sempreverde Disney. In quei momenti il tempo scorre, ma lei – tutta attenta e concentrata – non se ne accorge. Poco importa che sia un attimo dopo l’asilo o poco prima della nanna. Dove si sente fruscio di pagine, là puoi trovarla. Così mamma Viola puntualizza: «La pandemia e il lockdown non hanno influito sulle nostre abitudini. Abbiamo continuato regolarmente a chiedere libri in prestito dalla finestra, con tutta la pazienza delle ragazze». E ogni volta che si chiede a Lillà perché adori i libri, lei risponde alludendo alla magia che i libri sprigionano da ogni pagina: «Si possono guardare le figure. E anche senza leggere si capisce lo stesso ciò che vogliono dire».

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