La Banda dell'Ortica al teatro Pazzini di Verucchio

Continua la stagione del teatro Pazzini di Verucchio e comincia il nuovo anno con La Banda dell’Ortica che questa sera dalle ore 21.15 porterà sul palcoscenico romagnolo “Storia d’Italia (attraverso la canzone d’autore)”. Spettacolo di teatro-canzone che ripercorre a grandi linee la storia del nostro Paese attraverso le canzoni degli interpreti più importanti. Un progetto che vuole restituire dignità alla nostra storia in modo diretto in assenza di proclami e di retorica. Da Lucio Dalla a Rino Gaetano, da Francesco De Gregori a Ivano Fossati un percorso che ci appartiene e che va riscoperto.

Il progetto nasce da un’idea di Beppe Ardito(Miami and the Groovers, Kaimani Distratti), con il supporto di Silvia e Alfredo Del Curatolo. Ardito, voce e chitarra, sarà accompagnato sul palco da Fabrizio Flisi (tastiere e fisarmonica), Alessandro Pagliarani al sax, Andrea Atto Alessi (basso e contrabbasso), Federico Lapa alla batteria ed Emiliano Visconti come autore e relatore. Non mancheranno ospiti d’eccezione come Luca Fol, che canterà e suonerà “Povera patria” di Battiato, e Adriana Pandolfini alla tromba.

Ardito, com’è nata l’idea di questo concerto?

«Dopo il sold-out lo scorso anno con La Banda dell’Ortica e il nostro omaggio a Enzo Jannacci, sempre al teatro Pazzini di Verucchio, i Fratelli di Taglia, compagnia che gestisce il teatro, ci ha chiesto un altro spettacolo. Mi è venuta questa idea di raccontare la storia dell’Italia attraverso le canzoni di alcuni fra i più grandi autori della musica italiana. Ho scoperto così il potere delle canzoni di essere “leggere” e al tempo stesso di riuscire con poche frasi a sintetizzare momenti importanti della nostra storia».

In che modo viene ricostruita la storia italiana e quali sono le tappe del percorso?

«Lo spettacolo parte con “In cerca di te (perduto amor)”. Avevo letto che la canzone descriveva la disperazione di un uomo che cercava la propria donna durante i bombardamenti in atto nella Seconda guerra mondiale. Quella spiegazione mi ha fatto vedere il pezzo sotto una luce diversa. Si va avanti con canzoni che parlano dell’emigrazione dal Sud, l’abbandono delle campagne, il boom economico fino alla contestazione e la crisi degli anni Settanta, la speculazione edilizia. Lo spettacolo comunque si chiude con una speranza di rinascita e condivisione necessaria per il futuro».

Quali sono le voci e i cantautori che vi faranno da “Virgilio” in questo cammino?

«Durante lo spettacolo la figura di Virgilio sarà interpretata da Emiliano Visconti che nel corso della serata farà dei brevi interventi per guidare il pubblico durante il cammino. Per i cantautori si va da Enzo Jannacci fino agli immancabili Adriano Celentano e Domenico Modugno, personaggi simbolo della canzone italiana di tutti i tempi. E ancora la bellissima “Povera patria” di Franco Battiato che sarà interpretata da Luca Fol; e ancora gli Area di Demetrio Stratos, Lucio Dalla, Rino Gaetano, Francesco De Gregori e Ivano Fossati».

Quali canzoni rappresentano l’Italia di oggi?

«Ho voluto inserire due canzoni in particolare che danno l’idea di coralità, risultano attuali e quasi necessarie: “Viva l’Italia” di Francesco De Gregori («l’Italia che resiste») e “La canzone popolare” di Ivano Fossati in cui c’è l’esaltazione di tanti uomini di buona volontà che vanno avanti malgrado tutto».

Info: 320 5769769

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui