La 16enne di Alfonsine fuggita sarà sentita dalla Procura

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E’ stata affidata ai servizi sociali la ragazza di 16 anni scomparsa da Alfonsine per circa due mesi da casa e ritrovata in una provincia del Nord Italia nella tarda serata di lunedì. Non potrà ancora vedere la madre, e saranno gli assistenti sociali a determinare i tempi e le modalità di incontro. Si cerca di evitare cioè che l’adolescente fugga nuovamente, pericolo ritenuto concreto qualora venisse subito riportata a casa. La ragazza si è infatti allontanata dopo un diverbio avuto con la madre, apparentemente senza soldi con sé né telefono, e il timore è che, considerata l’eco della vicenda, possa ancora compiere analoghe scelte inaspettate.

Resta per ora fumoso il contesto dell’allontanamento. Motivo per il quale nei prossimi giorni la ragazza potrebbe essere sentita dalla Procura. Da chiarire infatti, con chi sia stata in tutto questo periodo, dal giorno della sparizione, la sera del 21 luglio, dopo il litigio. La ragazza non aveva denaro, e l’ipotesi più probabile è che si sia fatta aiutare da qualche conoscente, fino a raggiungere il punto d’appoggio che per le successive settimane l’ha ospitata. Da appurare anche se si sia spostata; persone incontrate, luoghi frequentati ed eventuali retroscena della fuga saranno oggetto delle domande che le potrebbero essere rivolte per comprendere meglio la vicenda. Pare infatti, stando a quanto detto a suo tempo dalla madre, che l’adolescente non avesse molte frequentazioni al di fuori della scuola, e che raramente si fosse allontanata dal comune di Alfonsine, e sempre con la famiglia. Era stata una sua amica, dopo la scomparsa, a riferire che da un po’ di tempo frequentava alcuni ragazzi più grandi, di origine straniera. Anche su questo le indagini cercheranno di fare luce.

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