L'Unieuro contro Cento cerca punti e risposte

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È' il momento di tirare fuori gli artigli, ma questi, da soli, non bastano. È il momento per l'Unieuro di dimostrarsi non solo determinata e caparbia, ma anche attenta, applicata, organizzata, sicura di sé. La sfida casalinga contro la Tramec Cento, dopo i due ko con Stella Azzurra e Verona, deve rappresentare una svolta reale per i biancorossi, non solo nel risultato che è prioritario, ma anche nel modo attraverso il quale questo deve maturare.

In che modo? Per Sandro Dell'Agnello la ricetta sarebbe molto semplice. Diverso è saperla “cucinare”. «Credo che il nostro limite stia nel non riuscire ancora a trasferire come dovremmo in partita, tutto il lavoro che svolgiamo quotidianamente in allenamento. Sapendo, però, ciò che facciamo e come lo facciamo in palestra, io sono anche molto fiducioso, perché se continueremo ad allenarci così, con l'energia e la durezza che anche per tutta questa settimana abbiamo avuto e per la quale mi sono anche complimentato con i miei ragazzi, non potremo che vedere anche in gara i frutti del lavoro».

Scontato dire che tutti e Dell'Agnello in primis, pensavano che a fine ottobre il percorso dell'Unieuro avesse raggiunto punti più avanzati e ora l'urgenza di vincere rende necessario bruciare le tappe arretrate. Ma l'allenatore toscano scommette sulla progressione del suo gruppo. «Diventeremo la squadra solida che sono sempre stato abituato ad avere a Forlì, dopo 4 gare non è possibile dare giudizi definitivi e questo varrebbe anche se noi le avessimo vinte tutte. Il nodo è la mancanza di abitudine di alcuni giocatori a svolgere i compiti in campo che chiedo e di cui abbiamo bisogno, ma non manca la volontà di riuscirci e anche se credevo sarebbe servito meno tempo, sono certo che questa abitudine verrà assimilata».

Il pensiero va anche alle stagioni scorse quando «avevamo giocatori che inizialmente faticavano e non rappresentavano certo le certezze, poi si sono dimostrati essere: questo percorso di crescita caratterizzerà anche i giocatori di questa stagione».

Questi ragionamenti vanno, però, messi alla prova di una Tramec Cento galvanizzata dai due successi al fotofinish su Verona e Latina. «È una sfida complicata, sappiamo che dovremo guadagnarci una vittoria che Cento farà di tutto per non concederci, ma io ho grande fiducia. Di sicuro servirà un impatto diverso rispetto a Verona, ma le partite durano 40’ e non si decidono solo per l'approccio. Ci serve concentrazione, energia, attenzione dal primo all'ultimo minuto per fare le nostre cose, ma farle davvero dimostrando unità d'intenti anche nei momenti difficili».

Quelli nei quali Forlì ancora si smarrisce. «Ci scolliamo, ma è proprio in quelle fasi che non devi guardare né la luna né il pavimento, ma solo dritto».

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