L'odissea di un castellano in fuga dalla guerra

«Sindaco, siamo dentro la Moldavia. Adesso ci danno l’occorrente per farci dormire. Ce l’abbiamo fatta, grazie a lei sindaco, un abbraccio, buonanotte!». Sono le parole scritte da un castellano in fuga dalla guerra giunte mercoledì sera al sindaco di castel San Pietro Fausto Tinti con un audio whatsapp. Una vera e propria odissea per lasciare i luoghi del conflitto e tornare a casa, a Castel San Pietro per M., il sindaco Fausto Tinti che ha svelato questa storia non vuole però rivelare anche il nome per intero, è un castellano che si trovava a casa dei famigliari della moglie ucraina, insieme al loro figlio, quando la Russia ha sferrato l’invasione. «Sono stato contattato da questo concittadino e sono rimasto in contatto con loro seguendone passo passo la posizione in tempo reale. La famiglia è partita nella mattina di mercoledì da Hayvoron, nel sud dell'Ucraina dopo che la situazione si è aggravata – racconta il sindaco Fausto Tinti –. Tutti i mezzi pubblici però sono fermi e hanno dovuto organizzare un viaggio di fortuna utilizzando un autista privato che li ha portati fino al confine con la Moldavia dove sono arrivati a notte fonda, dopo una lunga fila per i controlli. Da qui sono stati presi in carico dall’ ambasciata e con un autobus stanno cercando di raggiungere Budapest dove arriveranno questa notte (ieri, ndr) verso le 3. La Farnesina, con cui mi ero messo in contatto per agevolarne ha avuto un ruolo determinante per la riuscita di questa operazione. Raggiunta Budapest saranno fuori dalla zona considerata di pericolo e quindi toccherà loro trovare i mezzi per rientrare in Italia. L’ambasciata può fornire loro assistenza per pernottare e permanere a Budapest fino a che non trovano un mezzo per rientrare, se hanno problemi economici mi ha detto la Farnesina che può essere concesso un prestito con promessa di restituzione». Intanto anche il Comune di Castel San Pietro dà indicazioni per gli aiuti, raccolte fondi, accoglienza profughi e altre iniziative organizzate nel territorio, indirizzando alla sezione speciale dedicata all’emergenza Ucraina nell’home page del sito web e sula pagina facebook del Comune stesso.

Anche Dozza mobilitata per la pace

Anche Dozza si mobilita in favore della pace. Domenica in piazza Zotti verrà organizzato un momento di riflessione sulla guerra in Ucraina. Alle 11.45, al termine della messa celebrata nella chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine, si terrà l’appuntamento aperto alla massima partecipazione da parte della cittadinanza, prevede l’intervento del sindaco Luca Albertazzi e del parroco don Francesco Commissari con la presenza dell’amministrazione comunale, delle parrocchie del borgo e di Toscanella e dei giovani membri del consiglio comunale dei ragazzi. «La guerra in Ucraina ci sconvolge – commenta il primo cittadino Luca Albertazzi –. Un conflitto che coinvolge un popolo europeo a noi vicino mettendo a repentaglio l’incolumità di milioni di persone e quel diritto fondante della libertà».

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