Il verbo “osare” domina la storia di un giovane funambolo francese, Philippe Petit, che nell’ormai lontano 1974 realizza la “passeggiata” su una fune d’acciaio tesa a oltre 400 metri di altezza fra le Torri Gemelle ancora regine dello “sky line” di New York. Ilaria Mazzotti, direttrice dell’accademia musicale InArte di Forlì, si è imbattuta qualche anno fa nel racconto di quella sfida, preparata in anni di studi delle due strutture, dei venti e delle oscillazioni a cui le Torri erano soggette. Alla piena ripresa delle attività dopo il Covid quella storia le si è riaffacciata alla mente «con il pensiero ai miei ragazzi – spiega Mazzotti – . Ho sentito il dovere di fissare degli appunti su un personaggio che potesse ispirarli: l’impresa di Petit è infatti uno stimolo a non aver paura, a rischiare di affrontare cose che appaiono più grandi di noi, a considerare possibile quello che appariva impossibile».
Nasce così, appunto, Impossibile! L’impresa di un uomo che aveva paura libro scritto dalla stessa Mazzotti e illustrato da Giuseppe Tolo con prefazione di Gianluca Gatta. Da esso è nato l’omonimo spettacolo di teatro-musica che sarà messo in scena sabato 26 agosto all’Arena San Domenico di Forlì (ore 21) a ingresso libero. Lo dirige Andrea Farì che ha mirato a «una fusione totale fra musica, performance, parte attoriale e parola – afferma il regista, cofondatore con Mazzotti di InArte – , elementi che creano un filo rosso, capace di condurre il pubblico a vivere la storia di Petit e il suo significato per noi oggi».
InArte ha coinvolto anche il gruppo teatrale Qaos con Laura Mazzotti, e l’attore e performer Bebo Zaffagnini oltre a un’orchestra formata da venti allievi dell’Accademia ai quali è affidato il compito «di sottolineare – sostengono i portavoce Julliane Bordiglioni, Maria Chiara Farolfi e Silvia Scarpellini – la stretta relazione fra musica, performance e narrazione». Con loro, tre solisti: la soprano Laura Zecchini, il bassista Luca Angelici e la sassofonista Caroline Leigh Halleck. Il libro sarà in vendita a dieci euro: il ricavato andrà a supporto del nido Il Trenino, gestito da Sofia Garavini ed Elisa Rossi, le cui strutture sono state danneggiate dall’alluvione dello scorso maggio. «Anche questa attenzione – conclude l’assessora Paola Casara – è sintomatica delle tante cose belle e degli incontri nati nella tragedia che ci ha colpiti: contributi preziosi al ripristino della normalità! L’intervento nei confronti di una struttura come questa, infatti, una realtà educativa utile alle famiglie, è importante in sé, e rafforza inoltre legami e connessioni indispensabili in questa fase della vita della città».
Info: 347 3906847