Dedicato al pubblico degli appassionati, studenti, professionisti della carta stampata e dei settori del design, della moda e della creatività a tutto tondo, oggi e domani è in programma in Salaborsa a Bologna Mag to mag, primo evento in Italia interamente dedicato ai magazine indipendenti e da collezione.
Promosso dal forlivese Frab’s Magazine , l’evento si propone l’obiettivo di creare un appuntamento di riferimento per l’editoria periodica di qualità.
Sono presenti 50 espositori di cui un 20 per cento provenienti dall’Europa, ma anche da Cina, Singapore e Stati Uniti. Le riviste spaziano in ogni ambito, design, grafica, moda, cinema, letteratura, fotografia e arte.
Frab’s Magazine, fondato da Anna Frabotta, giornalista e docente di Editoria della moda allo Ied di Milano, e Dario Gaspari, business manager, si occupa di selezionare e fare cultura del magazine indipendente in Italia. Nata nel 2019 a Forlì con uno shop online, oggi è punto di riferimento italiano del settore, possiede un negozio a Forlì, cura il magshop della galleria romana Contemporary Cluster e ha all’attivo vari pop up in Italia.
«Vogliamo rispondere a un’esigenza grande – spiega Frabotta –: raccogliere le tante energie, idee, turbolenze, che gravitano tra gli amanti delle riviste di qualità e creare sinergie nuove, amplificando il suono della carta e il rumore pulito che può fare».
«Mag to mag nasce per scambiarsi opinioni e vedute, conoscerci, ma soprattutto per dare al settore dei magazine indipendenti un evento di riferimento e strumenti concreti per superare la nicchia e affermare la sua importanza in ambito editoriale. Quello che manca, spesso, sono i contatti e le conoscenze giuste su come comunicare e vendere prodotti così delicati come le riviste indipendenti, perché possano avere l’interesse che meritano».
Frabotta, quella di Bologna è una manifestazione che promette di voler smentire chi sostiene che la carta stampata è morta, e consentire di superare un’idea stereotipata della stampa periodica.
«Sono magazine di nicchia, testate fuori dal mercato editoriale classico, con poca pubblicità al loro interno e contenuti di qualità. Per questo sono anche oggetti da collezione, da conservare come libri. Possono essere goduti con il tatto, ascoltando il fruscio della carta. Hanno una funzione informativa ma anche di intrattenimento, in cui l’immagine dialoga con il testo».
Un’esperienza la vostra che, partendo da Forlì con uno shop online, è divenuta punto di riferimento.
«Il nostro progetto è anche online. Il nostro punto vendita è specializzato esclusivamente in magazine prodotti in tutto il mondo, anche dall’Asia».
A quale tipo di mercato siete rivolti?
«Soprattutto giovane, interessato a sperimentare con i contenuti e con le grafiche. Un pubblico abituato a informarsi online, a usufruire della carta stampata così come dei social. Un’informazione “lenta” che permetta di trattenere contenuti di qualità, che restano nel tempo e nella memoria».