L’assessore regionale alla sanità Donini visita Cesena e Forlì: “Non c’è emergenza sanitaria”

“Come continuiamo a ripetere non esiste alcuna emergenza sanitaria in Romagna e il rientro dei valori relativi alla balneabilità delle acque in questi giorni ce lo conferma. Il piano vaccinale per l’antitetanica e l’epatite A rimane comunque disponibile ma sempre su richiesta. Al momento sono state oltre 8mila le vaccinazioni eseguite dopo l’alluvione”. A parlare è l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, che nella giornata di ieri ha fatto un sopralluogo nelle città di Lugo, Forlì e Cesena incontrando tutti i sindaci. Un visita istituzionale, che innanzitutto è servita a portare la vicinanza della Regione alle Amministrazioni ancora coinvolte in prima linea nella fase di ripartenza. Ma un momento anche per condividere informazioni di ordine sanitario.

Il tema della balneabilità ha tenuto alcuni dei comuni della riviera col fiato sospeso fino a giovedì scorso. Oltre a diverse località nel comune di Ravenna, in cui i valori sono rientrati venerdì, anche nelle zone di San Mauro Mare e Savignano A Mare i livelli erano risultati non conformi secondo i campionamenti Arpae per la presenza di batteri come l’enterococchi. Paramenti che – come sostenuto anche dalla Regione – sarebbero rientrati in pochi giorni, allontanando il rischio di una stagione estiva compromessa. Una gestione del rischio sanitario – continua l’assessore Donini – che è stata ben calibrata. La maggior parte delle prestazioni chirurgiche e ambulatoriali che erano saltate sono state recuperate e quelle che mancano lo saranno entro il 15 giugno.

Nella visita in città l’assessore è stato accompagnato dal sindaco Enzo Lattuca e dalla consigliera regionale del Pd Lia Montalti in un sopralluogo lungo il fiume Savio. Sempre in tema sanitario sono state confermate le operazioni di disinfestazione dalle zanzare, che andranno a coinvolgere maggiormente le aree più interessate dalle acque stagnanti. Nel caso di necessità si valuterà anche l’impiego dei droni, ma per il momento gli esami svolti confermano l’assenza di agenti patogeni. Inoltre si allarga anche il bacino di psicologi e psicologhe messi a disposizione dalla Regione a supporto delle comunità alluvionate. Un pool di professionisti competenti nella gestione dei casi più critici ed emergenziali. In particolare i traumi legati alla perdita delle persone care o all’abbandono della propria abitazione. Ai 130 sparsi tra i centri di accoglienza del territorio se ne aggiungeranno una ventina, molti dei quali provenienti anche da altre regioni d’Italia.

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