L'area della stazione di Cesena cambia volto: individuato il progetto vincitore

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Gli spazi della Stazione ferroviaria di Cesena presto saranno al centro di un’importante opera di rigenerazione urbana equivalente a un investimento di oltre 10 milioni di euro che consegnerà alla città un’area del tutto ripensata sulla base dei bisogni della comunità e delle necessità legate direttamente alla sua prima vocazione, di luogo di passaggio e transito delle persone e dei mezzi di trasporto pubblico. La riconversione dell’intero comparto ha preso avvio lo scorso 20 giugno con la pubblicazione del concorso di progettazione “Prossima stazione Cesena” promosso dal Comune di Cesena per ripensare gli spazi pubblici dalla stazione alla città. Sono sei le offerte di proposte progettuali presentate agli uffici comunali fino al 19 settembre, nei termini previsti dal bando.

“Ai candidati – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – è stato richiesto di sviluppare un progetto di scala urbana in grado rigenerare e valorizzare gli spazi aperti della stazione e degli spazi pubblici limitrofi, come infrastruttura sociale, ambientale e di adattamento climatico. Quella della Stazione è una zona della nostra città complessa per sua natura e su cui nei prossimi anni ci concentreremo potenziandone la sua principale vocazione e creando una forte connessione tra i diversi servizi proposte. La progettazione per la rigenerazione delle aree pubbliche dovrà favorire l’attrattività degli stessi affinché diventino, oltre che funzionali, anche luoghi del vivere, della socializzazione e del benessere delle persone, siano esse studenti, lavoratori pendolari, viaggiatori, abitanti. Come illustreremo prossimamente nel corso di un evento pubblico, il progetto vincitore stravolge completamente l’attuale assetto urbano dell’area interpretando in modo interessante e innovativo tutte queste sfide e rispondendo a quanto definito dal Piano Urbanistico Generale e dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile”.

Così come richiesto in sede di concorso, la proposta dà valore al sistema delle relazioni e rende attrattivi, piacevoli e attrezzati gli spazi aperti, contribuendo a valorizzare anche gli edifici con funzioni collettive e le molte scuole che vi si affacciano. Di grande rilievo inoltre risultano i collegamenti tra i percorsi nei nodi intermodali di stazione, autostazione e velo stazione e la relativa progettazione di luoghi aperti come spazi multifunzionali, luoghi di relazione e flessibili per più utilizzi.

Il progetto vincitore. Sulla base del punteggio assegnato dalla Commissione giudicatrice composta da cinque membri di elevata e comprovata professionalità in diversi ambiti (esperto in pianificazione e progettazione della mobilità urbana; esperto nella progettazione paesaggistica di spazi pubblici; esperto nella progettazione di spazi pubblici ad elevata accessibilità e camminabilità; esperto di soluzioni basate sulla natura e di sistemi di drenaggio urbano sostenibile per la riduzione degli impatti del clima; esperto nella gestione di opere pubbliche), è risultato vincitore il progetto presentato dall’architetto Luca Landi di Predappio. A seguire: secondo posto per il raggruppamento coordinato dallo studio di architettura associato “Inout” di Ferrara; terzo posto per il raggruppamento coordinato dallo Studio Ceredi di Cesena. Il concorso era rivolto infatti ad equipe transdisciplinari formate da urbanisti, architetti, ingegneri, paesaggisti, agronomi ed esperti di mobilità.

La proposta progettuale. Infrastrutture verdi, ampliamento degli spazi fruibili e massimo accesso a scuole e strutture di servizio, quali ad esempio la stazione ferroviaria e la velostazione, attraverso la realizzazione di percorsi che consentono anche un avvicinamento più diretto ed immediato. Il progetto vincitore si sviluppa a partire dalle esigenze dagli studenti che vivono l’area – oltre 8 mila – e dalle esigenze espresse dall’Amministrazione nella documentazione di concorso, con particolare attenzione ai temi della vivibilità, della camminabilità e del comfort ambientale e climatico. Dalla proposta elaborata si evincono le reciprocità di relazione fra i differenti spazi dell’area di intervento e le preesistenze circostanti.

L’assetto generale pensato per le aree di progetto accoglie l’esigenza del bando di porre grande attenzione alle infrastrutture verdi e in relazione all’efficacia e misurabilità delle soluzioni di adattamento adottate alla scala urbana per la gestione degli impatti del cambiamento climatico e le soluzioni tecniche individuate appaiono efficacemente distribuite. L’infrastruttura verde proposta dal progetto, nel dettagliare le specie vegetali, la permeabilità e l’ombreggiatura, è pensata in maniera armonica e funzionale. Rispetto alle altre proposte progettuali, è apprezzato l’approccio progettuale che connota lo spazio urbano, fondendo in modo interessante aspetti paesaggistici, sociali, di design urbano e di benessere ambientale. Il progetto infatti genera molti spazi attrezzati per la socialità, aree verdi ombreggiate e amplia il tempo di fruizione nell’arco dell’anno estendendo l’area di intervento includendo piazzale Aldo Moro.

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