L'allevatore di pitoni

Archivio

La rivelazione di inizio campionato? Beh, è il Cesena, ora a un punto dalla vetta dopo Pontedera-Reggiana 2-2. Da qui in poi prepariamoci a una serie di interviste di dirigenti e allenatori avversari con passaggi del tipo: “Per me il Cesena non è mica una rivelazione, basta guardare i nomi dei giocatori che ha”. Il problema è che quasi nessuno lo diceva in estate, quindi dirlo adesso non vale.

La formazione titolare che ha sbranato il Teramo era fresca di rimpasto e di turnover, eppure alla palla al centro c'erano 7 giocatori della scorsa stagione: Nardi, Steffè, Ciofi, Favale, Ardizzone, Caturano e Bortolussi. Potevano essere 8 se fosse partito anche Gonnelli dall'inizio, a riprova che proseguire sulla scia della stessa impalcatura è stata una scelta vincente. Forte di una squadra che sa difendersi e col dettaglio non trascurabile di un portiere che para, ora Viali ha pure la migliore difesa del girone (5 gol, uno in meno della Reggiana). A riprova che il portiere under va bene soprattutto quando gioca nelle giovanili, Nardi conferma la curiosa tradizione che a Cesena i portieri in erba funzionano il giusto, compresi quelli sponsorizzatissimi. Vale per quelli che alla lunga fecero un carrierone (Rampulla, Viviano) e pure per quelli della storia recente (Leali, Sarini, Marson, Satalino). Le eccezioni? Un paio e fatte in casa: Seba Rossi e Alberto Fontana erano due marziani da Nazionale e nel suo piccolo aggiungiamoci pure Nicola Ravaglia, che per mesi trattammo come uno che passava di lì per caso e invece il suo bel campionato di C lo ha vinto.

In più c’è il centravanti che segna e prima o poi verrà fuori il segreto della doppia vita di Bortolussi: forse ha un allevamento nascosto di pitoni in cantina, oppure per diletto telefona alle tre di notte ai direttori sportivi di A e B proponendo vantaggiosi abbonamenti per luce e gas. Sì, insomma: deve esserci qualcosa sotto perché uno così giochi ancora in C. Tra gli estremi di portiere e centravanti, in mezzo c’è una squadra che ha innanzi tutto piena consapevolezza di cosa fare per non prendere gol. Un passo solido in stile Milan di Fabio Capello, fino a un secondo posto con +11 sull’Entella e +7 su Pescara e Siena ben difficile da prevedere. Resta il fatto che a livello di rosa, sulla carta ci sono almeno quattro squadre superiori e il Cesena ha solo l’obbligo di fare bene, mica quello di arrivare primo. Di conseguenza, questo è il campionato ideale per provare ad arrivare primo.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui