L'addio commosso di Cattolica a don Biagio Della Pasqua

Cattolica

CATTOLICA. In tantissimi, ieri pomeriggio, hanno deciso di trovarsi per rivolgere un ultimo saluto a don Biagio Della Pasqua. La Piazza della Regina gremita di adulti e ragazzi, ha testimoniato in maniera inequivocabile l'attaccamento dei cattolichini al sacerdote che per 28 anni è stato il punto di riferimento della parrocchia di San Pio. Presenti al rito funebre anche le autorità civili e militari della città e, di fianco al feretro, non è mancato il gonfalone di Cattolica. Il vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi, nell’omelia ha voluto ricordare «l’uomo, il cristiano, il pastore» evidenziando come, quella di don Biagio, «molto più che una bella vita è stata una vita bella. Con i suoi giorni lieti ed anche con quelli duri, come è ogni vita normalmente umana e umanamente normale». Palpabile l’emozione e la commozione tra i tanti presenti. La voce di un anonimo parrocchiano, quasi sussurrata, a quindi ricordato: «ci ha fatto diventare grandi». La conclusione dell'omelia di monsignor Lambiasi è stata accompagnata dall'applauso dei fedeli. Il primo di altri che, successivamente, hanno raccontato ricordi e testimoniato gratitudine. «C’è qualcosa di più forte della morte, ed è l’amore – ha ricordato don Andrea Scognamiglio – ci sono legami che non si spezzano e don Biagio ce l’ha insegnato tante volte. Don Biagio è morto sereno, tranquillo, in pace. Con Dio, con se stesso e con gli altri. Ci siamo visti poche ore prima della morte, era seduto sul letto. Al suo fianco, a sinistra, c’era suor Stefania che lo abbracciava e a destra c’era fra Giovanni che lo abbracciava. Quindi don Biagio era tenuto dentro ad un abbraccio». Il vicario generale della diocesi, don Maurizio Fabbri, ha ricordato come don Biagio «sapeva ascoltare, sapeva accogliere, sapeva orientare, dare fiducia. Questo è stato un servizio prezioso che ha fatto alla nostra chiesta e al nostro presbiterio». Rotti della commozione gli interventi di un ex alunno delle scuole superiori e di chi ha parlato in rappresentanza di Azione Cattolica e Scout. Anche il sindaco, Mariano Gennari, ha ringraziato il sacerdote per quanto fatto per la comunità. «Quando don Biagio chiedeva un appuntamento – ha raccontato il primo cittadino - io dicevo sempre alla mia segretaria: “Oriana, un’ora per don Biagio”. Non perché faticavamo a trovare le soluzioni. Anzi, per quello bastavano 10 minuti. Mi piaceva parlare con lui, ascoltarlo e farmi consigliare. Quando se ne andava mi guardava con quel suo sguardo limpido e quella sua voce pacata dicendomi: “Mariano, amaracmand”. Ora sono io a dirgli, Biagio, amaracmand, guarda Andrea, Matteo e Frate Claudio, aiutali e guarda tutti i cattolichini».

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