CORIANO. Pur in un’annata difficile a livello di produzione di olive in tutta la Romagna, il rito antico del frantoio rimesso in moto segna il countdown verso uno degli appuntamenti autunnali più attesi a Coriano quando la Fiera dell’Olio trasforma il borgo dell’entroterra riminese in una vetrina del gusto, dove tradizione e convivialità si fondono in un’unica esperienza e abbracciano iniziative che spaziano nella cultura con visite guidate e spettacoli a teatro. Un evento che quest’anno si svolgerà in una nuova data, sabato 22 e domenica 23 novembre, dopo la modifica del calendario approvata di recente in Consiglio comunale che ha recepito la richiesta della Pro loco Coriano che da decenni organizza la sagra, deliberando che la fiera si svolgerà ogni anno nel fine settimana del penultimo weekend di novembre. L’obiettivo della nuova calendarizzazione, come sottolineato dall’assessora alla cultura, eventi e promozione del territorio Anna Pazzaglia, è quello di ampliare la partecipazione e il gradimento della manifestazione.
Riconosciuta come sagra tradizionale ai sensi della Legge Regionale n. 12/2000, la Fiera - nata nel 1987 - celebra ogni anno l’oliva e i prodotti tipici della stagione, in un omaggio alla terra e al lavoro agricolo che hanno forgiato la storia e l’identità del territorio corianese. «È un’occasione preziosa per promuovere il legame tra tradizione, territorio e impresa - spiega Giovanni Bucci, responsabile della Cna Agroalimentare di Rimini e coordinatore della fiera -. Dietro ogni olio, ogni prodotto, c’è la storia di chi lavora con passione e competenza. Eventi come la Fiera dell’Oliva rafforzano il senso di appartenenza e il valore sociale della nostra economia locale». Ecco allora che nelle vie del centro si potranno degustare e acquistare i migliori oli extravergini romagnoli, oltre a formaggi, miele, olive, frutta e verdura di stagione, funghi, tartufi e altre specialità locali tipiche della stagione autunnale. L’olio sarà poi anche l’ingrediente principe dell’offerta da parte degli stand gastronomici che proporranno piatti tradizionali e ricette a base di oro verde novello ideate da chef e associazioni locali.
Ma accanto ai sapori autentici che si legano agli ulivi delle colline della zona (saranno presenti i principali frantoiani della Cna, tra cui Vasconi e Angelini di Coriano, Lo Conte e Baffoni di Misano, Corazza e Sadafè di Rimini, Pecci di Morciano, Bigucci di San Giovanni in Marignano, Ripa & C. di Trarivi e Podere La Torre di Roncofreddo) l’appuntamento trasforma l’abitato per una festa che si arricchisce di eventi. Nel weekend della Fiera dell’Olio sarà infatti possibile prendere parte a speciali visite guidate al Castello malatestiano e all’Antiquarium di Coriano per scoprire o riscoprire la storia e le suggestioni di uno dei luoghi più caratteristici del borgo. Della durata di un’ora, le visite gratuite si svolgeranno in due turni giornalieri, con partenza alle 10 e alle 16 con ritrovo in piazza Mazzini davanti all’ufficio della Pro loco. Sul fronte degli spettacoli, il sabato sera della festa alle 21.15 Lella Costa porterà sul palco del teatro “Otello, di precise parole si vive”, secondo appuntamento inserito nel cartellone curato dalla Compagnia Fratelli di Taglia (che ha di recente festeggiato il riconoscimento ministeriale a Centro di produzione teatrale e i 40 anni di attività); sempre il 22 novembre alle 15 l’ultimo incontro del ciclo sull’immaginazione a cura di Federico Galli alla biblioteca Battarra, mentre il 23 alle 16.30 è previsto lo spettacolo curato da A Corte Ragazzi “Pollicino Dorè”.
Nei giorni seguenti, dal 24 al 27 alla Casa dell’Olio, la grande tensostruttura in piazza don Minzoni, si svolgeranno cene a tema, il 28 novembre un evento culinario a scopo benefico, preludio all’accensione dell’albero di Natale e al passaggio simbolico alle festività di fine anno con il Mercatino delle Strenne domenica 30 novembre. «La Fiera dell’Oliva è il cuore pulsante dell’autunno corianese, un appuntamento che unisce tradizione, gusto e comunità. È una vetrina importante per i nostri produttori e per l’economia locale - commenta il sindaco Gianluca Ugolini - ma soprattutto un momento di incontro che rinnova ogni anno l’identità e lo spirito della nostra terra».