Sono sempre di più le iniziative di solidarietà che le attività della Bassa Romagna stanno mettendo in campo per aiutare chi si è ritrovato case e negozi devastati dagli allagamenti. Oltre ai tantissimi volontari che si sono andati ad aggiungere alla Protezione civile, molte aziende hanno messo sul piatto ciò che sanno fare. E non solo in senso metaforico: il ristorante Ponte di ferro a Cotignola ha offerto pranzo e cena ad un gruppo di ragazzi che ha prestato subito aiuto nei giorni successivi all’alluvione.
In alcuni bar di Bagnacavallo – tra i quali Nella & Luis, nelle adiacenze delle vie più martoriate – gli “angeli del fango” hanno potuto consumare grazie alle donazioni inviate da molti su Satispay. E poi i tanti annunci di privati cittadini che sui gruppi social vengono pubblicati in cui poter trovare molta della tipologia di merce andata distrutta in gran parte dei casi: dagli arredi agli elettrodomestici, dalle lenzuola ai vestiti.
Capita anche che, tra chi sta ancora svuotando i propri garage e scantinati, siano gli stessi proprietari allagati a offrire ciò che è andato solo parzialmente distrutto. Lo si mette in cortile sia per farlo asciugare che per metterlo in mostra a chi ne avesse bisogno.
Ma c’è anche chi offre la propria arte per recuperare ciò che l’acqua ha duramente messo alla prova. È il caso di Michela Broccoli, una ragazza di Lugo a cui piace ristrutturare mobili o qualsiasi cosa che possa avere una seconda vita, senza pensare che siano cose perse o irrecuperabili. «Dopo l’alluvione che ha colpito mio babbo a Conselice e dopo averlo visto affranto nel buttare via le cose, sono riuscita ad aiutarlo e a sistemare mobili in modo che avessero un’altra vita – racconta Michela -. Mi piacerebbe farlo in grande aiutando chi possa avere bisogno e non ha la possibilità di comprare tutto nuovo. Non ho problemi a spostarmi, basta mettersi d’accordo in base ai miei turni».
Il senso di comunità sembra non avere confini e così ad aiutare Bagnacavallo e Conselice, le due realtà della Bassa Romagna maggiormente colpite, arrivano un po’ da tutti i comuni limitrofi e anche da fuori provincia.
A Lavezzola invece c’è chi ha pensato anche alla rinascita delle automobili, anch’esse finite sott’acqua e completamente infangate nella prima inondazione del fiume Sillaro che ha sommerso una parte di Conselice. A tal proposito “Il lavaggione”, l’autolavaggio in via dell’Industria a Lavezzola, ha messo a disposizione di chi si è trovato l’auto in quelle condizioni la pulizia gratuita.