Investito sulle strisce a Meldola, grave noto veterinario che lavorava a Cesena: "Aiutateci a trovare il pirata"

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È caccia al pirata della strada che, alle 18.10 circa di martedì a San Colombano, piccola frazione del comune di Meldola, ha investito Rodingo Usberti, veterinario molto noto in provincia poiché per tanti anni ha diretto l’unità operativa veterinaria dell’Ausl Romagna ed ha svolto libera professione in un ambulatorio privato di via Madonnina a Cesena. In pensione dal 2020 dopo 40 anni di carriera professionale, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Meldola, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, probabilmente per raggiungere la propria macchina dopo aver acquistato del cibo da asporto.
Forse a causa della scarsa visibilità legata alla pioggia battente, è stato travolto in pieno da una vettura che, dopo averlo fatto cadere rovinosamente a terra, ha proseguito la sua corsa senza prestargli soccorso.
Usberti è rimasto sull’asfalto privo di sensi. È improbabile che il guidatore non si sia accorto di averlo travolto poiché, l’ex numero uno dell’Ausl veterinaria, ha una corporatura imponente.
Sul posto, oltre ai mezzi di soccorso e alle forze dell’ordine, si è precipitato anche Claudio Milandri, sindaco di Civitella ed ex collega di Usberti con il quale è molto amico. È stato proprio il primo cittadino, anche lui veterinario dirigente del servizio pubblico, a dare una mano per il riconoscimento. Usberti è stato trasportato immediatamente al Bufalini di Cesena e ricoverato in rianimazione. Il forte impatto gli ha provocato importanti fratture al cranio ma non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Ora i carabinieri stanno lavorando per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto. Anche se per il momento non ci sono elementi utili all’identificazione del pirata della strada, potrebbero essere determinanti in tal senso le immagini registrate dalle telecamere della zona.
Proprio per tentare di raccogliere notizie utili all’identificazione dell’investitore, anche i familiari di Rodingo Usberti hanno lanciato appelli, affidandoli ai social, in cui chiedono ad eventuali testimoni di rivolgersi alle forze dell’ordine. “Aiutateci a trovare il responsabile”, ha scritto la figlia Sara su Facebook chiedendo ai suoi contatti di condividere l’appello.

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