Investito a Cesena sulle strisce dal monopattino: morto il pedone

Cesena

Travolto da un monopattino mentre attraversava la strada per tornare a casa. Non ce l’ha fatta Piero Ceccaroni, pensionato di 87 anni, che era ricoverato in condizioni disperate nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena. È morto a circa 24 ore dal suo arrivo in ospedale dopo l’incidente che lo aveva visto protagonista e per le cui lesioni era finito quasi subito in stato di coma. Ceccaroni abitava a poca distanza dal luogo del sinistro. In una parallela lato mare della via Fiorenzuola. Stava per attraversare la strada sulle strisce nella parte centrale della arteria dove è avvenuto l’incidente che lo ha ucciso. In quel momento arrivava, marciando sulla carreggiata e non sulla pista ciclabile adiacente, un monopattino guidato da un giovane, poco più che maggiorenne. Con un mezzo di proprietà e non di quelli che si possono trovare a noleggio i città. Il ragazzo alla guida del mezzo indossava anche il casco protettivo. Si è accorto, evidentemente solo all’ultimo istante, che Piero Ceccaroni stava per impegnare la strada per attraversare a piedi. Complice (è tra le cause in corso d’accertamento da parte della polizia locale di Cesena) anche la posizione di alcuni veicoli in sosta a ridosso delle strisce pedonali. L’impatto è stato violento. Sia il giovane sul monopattino che l’87enne sono finiti a terra e Piero Ceccaroni per il trauma cranico patito sbattendo sull’asfalto, ha perso subito i sensi. Quando è stato soccorso dal 118 era già in coma. Le devastanti lesioni cerebrali subite non gli hanno lasciato scampo. Gli specialisti del Bufalini avevano già spiegato ai suoi famigliari come il quadro clinico apparisse disperato. Poco prima delle 18 di ieri Ceccaroni è morto. Un decesso che avrà ripercussioni sul fascicolo d’indagine che la PL aveva nel frattempo aperto sul sinistro. Il monopattino era stato sequestrato per verifiche. Omologato, dai primi accertamenti ancora in fase di ufficializzazione pare che avesse la possibilità di sprigionare una velocità di molto superiore a quei 20 chilometri all’ora invece fissati come il limite attorno al quale dovrebbero poter circolare su strada. Intanto l’accusa formulata nell’indagine aperta sull’incidente è radicalmente cambiata a causa del decesso dell’87enne, passando da lesioni gravissime ad omicidio colposo.

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