Invasione di campo in Cesena-Hellas Verona di B, in 14 a processo

Cesena

CESENA. «Chi supera le recinzioni del campo di calcio oppure, nel corso della manifestazione sportiva, invade il terreno di gioco rischia l’arresto fino ad 1 anno e l’ammenda da 1.000 euro a 5.000 euro. La pena è della reclusione da sei mesi a quattro anni se dal fatto deriva un ritardo rilevante dell’inizio, l’interruzione o la sospensione definitiva della competizione calcistica». Questo dice la legge tra i “reati da stadio” contemplando tra le altre anche l’ipotesi che qualcuno decida di invadere il terreno di gioco.
Una “minaccia” di punibilità che è un deterrente sufficiente a che ciò non accada anche in uno stadio come il Dino Manuzzi dove l’assenza di barriere a protezione tra gli spalti ed il terreno di gioco potrebbe agevolare manovre scorrette.

L’ultima violazione in tal senso che si ricordi da parte di gruppi ultras risale all’ultima partita del campionato di Serie B del 2017. Un caso che nelle prossime settimane verrà esaminato dai giudici del tribunale di Forlì. E' maggio e al Manuzzi scende in campo l’Hellas Verona a cui manca un solo punto per conquistare la promozione in serie A. Il Cesena è già salvo. Al fischio finale (0-0 il punteggio) c’è chi dalla curva Ferrovia scavalca per abbracciare i giocatori e fare festa. Le tifoserie di Cesena e Verona non si amano. Dalla curva lato mare dunque c’è chi ritiene utile entrare in campo per impedire ai veronesi di festeggiare dentro il Manuzzi la promozione. La polizia si schiera e si evitano contatti tra opposte fazioni. Tanti verranno identificati. Dieci cesenati e quattro veronesi per aver invaso il campo finiranno sotto processo nelle prossime settimane. Rischiando le pene contemplate dal codice penale sotto forma detentiva e di sanzione. Il tutto avverrà entro il mese di settembre. Anche se facilmente serviranno più udienze e qualche mese per arrivare alla sentenza.

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