Intervista a Salvini: la mia ricetta su spiagge e baby gang

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Salvini, ripartiamo dal Meeting: dagli applausi per lei e Giorgia Meloni e i fischi per Enrico Letta. I sondaggi sono conosciuti. Non le sembra tutto troppo facile in vista del 25 settembre? Anche perché alle regionali in Emilia Romagna, Bonaccini ha vinto, lo stesso è successo a Rimini e a Riccione.

«Non do nulla per scontato, sento tuttavia intorno alla Lega un clima di grande fiducia. Noi guardiamo ai temi concreti: flat tax da rafforzare ed estendere, pace fiscale, Quota 41, controllo dell’immigrazione, difesa del Made in Italy, fondi contro il caro bollette. Vantiamo la credibilità di chi ha già dimostrato di saper mantenere la parola: penso a Quota 100, ai Decreti sicurezza o alla “flat tax” che grazie alla Lega è già operativa in Italia per 2 milioni di partite Iva».

Il caro energia ha messo in crisi imprese e famiglie, alberghi e ristoranti chiudono. Il centrodestra va al governo e cosa succede? Subito però.

«Almeno 30 miliardi per fronteggiare gli aumenti, seguendo la strada del governo francese. La situazione è così drammatica che non perderei nemmeno un giorno, stupisce che il Pd non accetti di muoversi subito in questa direzione con il governo attuale, accampando le solite falsità e giustificazioni pretestuose. È assurdo oltre che colpevole temporeggiare per non affrontare il tema energia».

Rigassificatore a Ravenna, Centrale eolica a Rimini, trivellazioni nell’Adriatico. Il tema delle fonti energetiche si scontra spesso con le tutele ambientali e il quieto vivere del turista. Qual è la soluzione?

«La soluzione è il pragmatismo della Lega. Mettere insieme tutte le esigenze e verificare concretamente quali siano i costi rapportati ai benefici, senza lasciarsi influenzare da fattori esclusivamente ideologici. Di certo sarebbe autolesionismo di Stato stare a guardare mentre altri Paesi che si affacciano in Adriatico trivellano facendo fruttare gas che appartiene anche a noi. È comunque evidente che la soluzione del problema delle politiche energetiche, esploso nell’ultimo anno, si risolve con un ventaglio articolato di fonti e progettualità che dovrebbe comprendere investimenti anche nel nucleare pulito di ultima generazione».

Dal palco del Meeting il reddito di cittadinanza è stato bocciato da quasi tutti i leader. Come si concilia il sacrosanto aiuto a chi ha bisogno con la difficoltà a reperire manodopera stagionale, problema che ha caratterizzato l’estate della riviera?

«Il reddito di cittadinanza va mantenuto solo per chi non può o non riesce a lavorare per motivate ragioni. Leggiamo quotidianamente di truffe milionarie, di soggetti che percepiscono indebitamente il reddito a discapito, magari, di chi ne avrebbe veramente bisogno. I miliardi risparmiati devono essere investiti per tagliare le tasse e incentivare lavoro e assunzioni».

Concessioni balneari e gare pubbliche. Fratelli d’Italia sostiene si possa uscire dalla Bolkestein, lei proprio a Rimini ha evidenziato come la soluzione sia nella tutela degli attuali concessionari all’interno delle aste. Converrà però che il demanio balneare renda veramente poco allo Stato.

«Non è possibile calpestare e ignorare i sacrifici, gli investimenti e il lavoro di tante famiglie romagnole e italiane. Il prossimo governo dovrà adottare i decreti attuativi: per quanto ci riguarda, come abbiamo sempre detto, siamo pronti a individuare una posizione di equilibrio tra le varie esigenze, che non penalizzi gli attuali concessionari. Di sicuro non svenderemo le nostre spiagge alle multinazionali straniere».

La pandemia ha messo in ginocchio molti settori economici. La riviera romagnola in particolare è stata penalizzata dalla guerra in Ucraina e il blocco dei visti russi rischia di creare danni ancora maggiori. Il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, si è opposto a questa ipotesi. Lei cosa ne pensa? La Lega cosa propone per rilanciare il turismo?

«L’Italia è straordinaria e la Romagna è un gioiello di accoglienza e servizi grazie all’alto livello dei suoi imprenditori e degli addetti. Come per altri settori economici, è necessario che l’Europa rifletta per capire i reali effetti delle sanzioni contro la Russia. I dati ci dicono che purtroppo l’Europa in generale e l’Italia in particolare stanno subendo ricadute negative. Soffrono più i sanzionatori dei sanzionati: assurdo».

Turismo e sicurezza viaggiano di pari passo. Recentemente è esploso il fenomeno delle baby gang. Il governo di centrodestra come interverrà?

«Sicurezza significa libertà ed è un diritto di tutti i cittadini. Più telecamere, più controlli, almeno 10mila donne e uomini da assumere tra le forze dell’ordine nell’arco della prossima legislatura, sostegni ai sindaci. Sulle baby gang serve certamente tolleranza zero, anche vietando patente e motorino, al di là delle giuste riflessioni educative e di integrazione che la politica deve porsi per prevenire questi fenomeni: troppi giovani che infrangono la legge sono di origine straniera».

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