Intasca le tasse dei clienti, commercialista di Gatteo sotto inchiesta

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GATTEO. I due studi da commercialista posti a poca distanza a Sant'Angelo di Gatteo ora risultano chiusi. Da un paio d’anni la Guardia di Finanza sta indagando su di lui. Ed in queste ore la magistratura inquirente sta facendo arrivare i nodi al pettine. Lui, 65enne, residente in una frazione collinare di Cesena e commercialista per tante aziende della zona del Rubicone e non solo, per alcune annualità fiscali avrebbe incassato i soldi dei suoi clienti che servivano per pagare dichiarazioni dei redditi e tasse. Ma se li sarebbe “messi in tasca” senza adempiere a quelle che dovevano essere le sue funzioni lavorative, creando anche un danno economico doppio ai propri clienti che ora risultano morosi nei confronti dello Stato, quando non evasori fiscali a loro insaputa.

L’inchiesta si è sviluppata ed è stata portata avanti nel tempo da parte della Guardia di Finanza di Cesenatico, coordinata dalla procura di Forlì. Contro all’uomo nel tempo davanti ai carabinieri di Cesenatico sono state portate numerose denunce ora confluite in un unico fascicolo. Nel dettaglio il 65enne ha due attività da commercialista in altrettante Srl che si trovano a poca distanza l’una dall’altra a Sant’Angelo di Gatteo; imprese con anche molti dipendenti, dove lavorava anche la ex moglie.

Avrebbe ricevuto nel tempo, tramite domiciliazione fiscale, l’ordine a molti clienti di pagare per loro le tasse. Ma i soldi delle imposte se li sarebbe intascati. Per racimolare altri denari sottraendoli a tanti clienti secondo le indagini , faceva vivere agli stessi una sorta di “doppia vita” fiscale.
Al cliente compilava e consegnava una dichiarazione dei redditi normale dalla quale risultava che doveva pagare un congruo numero di tasse,
Al fisco invece faceva depositava delle dichiarazioni nelle quali gli stessi risultavano in alcuni casi poco più che nullatenenti.

Uno di loro si è accorto di cosa stava accadendo quando ha chiesto un finanziamento alla banca per l’acquisto di una vettura lussuosa. La banca, ricevuta “a garanzia” la propria dichiarazione dei redditi depositata all’erario, gli ha fatto notare come la stessa non fosse compatibile con la richiesta di un prestito per quanto misera nei guadagni annui dichiarati.
La Finanza in queste ore sta stringendo il cerchio di un paio di anni di indagine sull’uomo. Mesi e mesi di ricerche e studio in cui sono state accumulate e messe a disposizione della Procura prove che coinvolgono il 65enne su più anni fiscali.
Da parte dei suoi clienti in futuro potrebbe partire anche una class action. Perché intanto saranno chiamati a rifondere le tasse non pagate, perdendo così il doppio dei soldi che avrebbero dovuto spendere. Oltre agli interessi.

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