Inola, Tonelli della Lega condannato per diffamazione

Imola

«L’onorevole Gianni Tonelli, leghista, all’epoca segretario del sindacato di Polizia Sap, è stato oggi finalmente condannato. Era presente in aula di fianco a me. Non è questa la prima sentenza di condanna pronunciata contro di lui e non sarà nemmeno l’ultima». È quanto ha scritto su Facebook Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il 31enne che fu arrestato nel 2009 dai carabinieri per detenzione di stupefacenti, picchiato in caserma e poi deceduto sei giorni dopo all’ospedale. Un caso che ha fatto scalpore il cui processo ultimo si è chiuso di recente. Il parlamentare della Lega, l’imolese Gianni Tonelli, all’epoca sindacalista del Sap, era accusato di diffamazione a seguito della querela della stessa famiglia Cucchi e ora, come conferma l’avvocato della stessa famiglia Fabio Anselmo, «è stato condannato al pagamento di una multa di mille euro, al risarcimento delle spese legali e ai danni cagionati alla famiglia, per i quali procederemo in sede civile». All’indomani della sentenza della Corte d’Assise d’Appello che nel 2014 «nel processo sbagliato» come lo definisce la stessa Ilaria Cucchi che aveva assolto tutti gli imputati per insufficienza di prove, Tonelli, in veste di segretario del Sap, aveva dichiarato all’Ansa, una frase poi ripresa dai maggiori quotidiani nazionali: «In questo Paese bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa alcol e droga, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo della propria salute e conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie». La Procura aveva inizialmente chiesto l’archiviazione della querela della famiglia Cucchi, ricorda lo stesso avvocato, chiedendone poi l’assoluzione per legittimo esercizio del diritto di critica. «Il Gip, prima, e il tribunale di Roma adesso, sono stati di diverso avviso», scrive Ilaria Cucchi e il legale conferma, facendo sapere che attualmente è in corso anche un altro procedimento per diffamazione con le stesse parti coinvolte per «un’affermazione analoga pronunciata da Tonelli in un’altra situazione», specifica Fabio Anselmo.

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