Infortunio al cantiere del metanodotto Rimini-Sansepolcro: morto l’operaio

Archivio

Un’altra tragedia sul lavoro in Romagna è costata la vita a un operaio 50enne impegnato in un cantiere in alta Valmarecchia. Francesco Cirillo non è sopravvissuto ai gravi traumi riportati giovedì pomeriggio mentre era impegnato nei lavori di realizzazione del nuovo metanodotto che servirà la valle del Marecchia. Un infortunio che ha comportato il sequestro dei materiali con i quali l’operaio, originario della Campania, stava lavorando. Si tratta di grosse tubature, o meglio pezzi di tubi, già stoccate in un’area poco distante dal cantiere vero e proprio, che poi vengono spostate per essere assemblate e saldate. Ieri pomeriggio Cirillo si trovava sulla strada provinciale 76 che porta a Casteldelci, nella frazione Molino di Sant’Antimo a Sant’Agata Feltria insieme alla squadra di operai che sta realizzando il metanodotto Rimini-Sansepolcro. Ma non è ancora chiaro cosa sia stato a provocare gli irreparabili traumi che lo hanno portato alla morte: su questo sta indagando la Medicina del lavoro dell’Ausl Romagna che ha già effettuato il primo sopralluogo e che sta appunto verificando cosa è accaduto anche in base alle testimonianze dei colleghi di lavoro. Sono stati loro infatti a dare l’allarme verso le 15: sul posto è stato fatto intervenire da Ravenna l’elicottero del 118 che ha portato il 50enne all’ospedale Bufalini di Cesena dove è spirato circa 12 ore dopo il ricovero. Per accertare con maggiore precisione l’origine del trauma potrebbe anche essere necessaria l’autopsia, dal primo accertamento medico le ferite riportate da Cirillo erano compatibili con un trauma da precipitazione. L’ultimo morto sul lavoro in provincia di Rimini risale al dicembre dello scorso anno quando un addetto Enel, mentre stava notificando avvisi di interruzione elettricità, è rimasto schiacciato dalla sua auto nel tentativo di frenarne la discesa. Ma a Ravenna appena due mesi fa persero la vita in due distinti infortuni un marinaio nella nave Argo 1 e un facchino all’interno dello stabilimento Marcegaglia.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui