“Influencer mania”, Chiara Ferragni prima di Chiara Ferragni

Pensate che la prima sia stata Chiara Ferragni? Vi sbagliate. «L’idea di utilizzare la credibilità di qualcun altro per aumentare la consapevolezza o la sperimentazione di prodotti e servizi risale al 1760 – spiega Omar Rossetto, autore insieme a Mariaisabella Musulin del libro Influencer mania – quando in Inghilterra, s’iniziò a utilizzare le referenze dei membri della Royal Family per aumentare le vendite delle porcellane Wedgwood. Poi negli anni la tendenza proseguì. Era il 1958 quando Virna Lisi, icona di bellezza del cinema italiano, venne scelta per interpretare il sorriso più bello della televisione nello spot del dentifricio Chlorodont. Il divo, o la diva per la sensibilità delle signore, era convincente, a prescindere. E così Mike Bongiorno per la grappa, Nino Manfredi per il caffè o le gemelle Kessler per le calze divennero i testimonial garanti dei prodotti reclamizzati».
L’analisi
Il libro analizza storicamente il fenomeno degli influencer e mette a fuoco il tema dell’influencer marketing, capace di generare un ritorno sugli investimenti 11 volte superiore a qualsiasi altra forma di marketing digitale, evidenziando gli aspetti che lo differenziano dalle altre modalità di promozione e fornendo alcuni “attrezzi del mestiere” necessari ad avviare una campagna con le star del web.
I contributi
Nel testo sono raccolti contributi di noti specialisti del settore digital in Italia, un capitolo dedicato all’etica e una riflessione sul futuro sempre più prossimo, perché, in attesa di una forma più stabile, ci sono già le prime certezze: «l’influencer deve superare la logica di piattaforma a favore delle community. Se è vero che oggi la piattaforma per eccellenza è Instagram, bisogna esser consapevoli che tutto può cambiare repentinamente».
L’etica
Oggi sono cambiati i modi, ma il fine rimane lo stesso. Anche se non tutto è semplice o lineare. «Se da un lato mi attrae la democraticità attraverso la quale chiunque potrebbe avere la possibilità di diventare un influencer, dall’altro mi spaventa il Far West etico e normativo in cui ci troviamo», precisa infatti nella prefazione Bassel Bakdounes, ceo di Velvet Media, agenzia di marketing recentemente premiata dal Financial Times come una delle più veloci a crescere in Europa.
Beneficenza
Influencer mania guarda con occhi nuovi il mondo dell’influencer marketing e questo manuale che spiega i trucchi del mestiere ha fatto della solidarietà un carattere distintivo: tutti i proventi della vendita del libro, destinati agli autori, arriveranno direttamente a Vicenza for Children, che li investirà nel progetto “A casa con le favole”, rivolgendosi ai piccoli pazienti dell’ospedale San Bortolo di Vicenza costretti a rinunciare a una normale vita sociale e quindi impossibilitati ad andare a scuola.
Gli autori
Omar Rossetto è laureato in Comunicazione all’Università degli Studi di Padova. Mariaisabella Musulin è laureata in Economics and management of innovation all’Università degli Studi di Trieste, entrambi classe 1991 e cofondatori della sturtup Just X.

“Influencer mania” di Omar Rossetto e Mariaisabella Musulin, Hoepli editore, pp. 192, € 19,90

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