Incidente grave in gara tra Cesena e Mercato: ciclista a processo

Un ciclista in gara ferito gravemente e che ha riportato lesioni permanenti. Un pedalatore amatoriale che nello stesso incidente ha a sua volta riportato lesioni (molto meno serie) e che ora si trova imputato per lesioni stradali gravissime.

Si è aperto nell’aula del giudice Sonia Serafini il processo a carico di un longianese di 59 anni, per fatti che risalgono esattamente a 4 anni fa.

Il 20 aprile del 2019 si stava correndo la 21ª edizione del Memorial Alfio Tani: sul percorso di sempre che taglia in particolar modo usando la vecchia statale Umbro Casentinese il territorio di Mercato Saraceno per arrivare anche a San Vittore e Borello. Un percorso di 62 chilometri (da ripetere tre volte) aperto a tutti gli enti di promozione sportiva suddivisi in partenze diverse per fascia d’età.

In quel momento in testa alla gara c’era D.T.. Per le accuse il longianese, violando le norme della circolazione stradale, transitò sulla strada della gara a velocità sostenuta e in senso vietato. Violando, lungo l’Umbro Casentinese, anche l’ordine di fermarsi che gli era stato impartito del servizio di sicurezza della gara. Tutte cose che saranno il sale dell’accusa (sostenuta in aula dal pm Anna Rava). Di certo per ora c’è che la bici dell’imputato e quella del primo atleta del gruppo in quel momento in transito si sono scontrate. Così come certe sono le conseguenze fisiche riportate da tutti e due i ciclisti. Particolarmente gravi quelle per l’atleta in testa al gruppo.

Questi finì in ospedale gravato da trauma cranico facciale con frattura della parete mediale anteriore e posteriore del seno della mascella di sinistra, frattura dell’orbita sinistra, frattura dell’arco dello zigomo dalla stessa parte del volto, trauma del rachide con contusione midollare a livello di due vertebre cervicali e fratture di due vertebre toraciche che gli hanno causato postumi invalidanti permanenti.

L’incidente è accaduto in un tratto in curva. Che il primo concorrente della rosa in gara stava percorrendo contro mano rispetto al normale senso di marcia. Pedalando a velocità da gara e non immaginando mai di poter finire a scontarsi con un altro ciclista.

Davanti al giudice Serafini in tribunale a Forlì gli avvocati delle varie parti hanno utilizzato la prima udienza per presentare le proprie fonti di prova e formulare le richieste di testimonianze da ascoltare.

Sono state calendarizzate altre tre udienze almeno per riuscire ad ascoltare tutti i testimoni citati. Dando modo così al giudice di avere gli elementi sufficienti per poter formulare una sentenza.

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