Incendi a Savignano: baby piromani per postare i vandalismi sui social

Nelle scorse settimane la città di Savignano sul Rubicone è stata interessata da svariati episodi di incendio di cassoni e contenitori per la raccolta della carta.
Gli incendi, almeno una dozzina, si sono ripetuti con frequenza allarmante (anche 3 in un giorno) ed hanno prodotto danni seri alle attrezzature di Hera.
In un caso si è perfino sviluppato un incendio di dimensioni cospicue, presso la via Palladio, che ha interessato infrastrutture di un supermercato ed è stato spento con non poco impegno dai vigili del fuoco, fortunatamente intervenuti con assoluto tempismo.
Gli incendi avevano tutti natura dolosa ed hanno suscitato allarme e preoccupazione.
La polizia locale dell'Unione Rubicone e mare, in alcuni casi intervenuta assieme ai Vigili del fuoco per gli spegnimenti, si è subito attivata per individuare il responsabile.
Grazie ad un accurato lavori di studio delle immagini della videosorveglianza, anche privata, e all'aiuto di qualche testimone, lo scorso 8 dicembre gli agenti hanno così potuto intercettare uno dei responsabili in flagranza, immediatamente dopo avere appiccato il fuoco ad un cassonetto presso il Seven (secondo incendio della giornata, dato che un quarto d'ora prima aveva dato fuoco ad un cassone in via Fiume).
L'incendiario è risultato essere un bambino di 10 anni, che ha agito con l'aiuto e la complicità di altri due bambini, di 11 e 12 anni.
Il "movente" è risultato essere la produzione di video da postare su TikTok, video trovati nel telefono del ragazzino che è stato sequestrato.
Data l'età, i minori non sono imputabili penalmente ma le loro famiglie verranno chiamate a rispondere civilmente dei danni.
I fatti e l'identità degli autori sono già stati doverosamente rappresentati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, che ha convalidato i sequestri.

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